Il castello di Prata Sannita, luogo storico e fiabesco

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Il magnifico castello di Prata Sannita: il vanto della città nel cuore del borgo

veduta del castello di prata sannita

Certe passioni non possono essere sedate, come quella per i luoghi storici! Questi costituiscono una concreta testimonianza del susseguirsi degli eventi, che hanno caratterizzato le vicende umane. Grazie alla loro unicità, sono fieri portatori di energia evocativa, oltre che di particolare fascino. Oggi vi parliamo di un esempio calzante di questa magia, che si trova nel cuore del borgo di Prata Sannita. Il meraviglioso castello, che è tuttora fonte di stupore e di apprezzamento, si erge imponente nel paese, attirando da ogni dove curiosi e visitatori!

Il Castello di Prata Sannita: la storia

Tutto ebbe inizio intorno all’anno Mille. La prima versione di questo maniero purtroppo non ha lasciato alcuna traccia di sé, infatti il suo aspetto è quello trecentesco, tipico dell’architettura angioina. Successivamente, nel IX secolo, vide la luce il borgo, che venne concepito principalmente per scopi difensivi. Le costanti invasioni avevano costretto la popolazione a stabilirsi sul punto più alto della valle, in modo da non essere una facile preda per i nemici. Oltre a questo, vennero edificate sia le torri che le mura di cinta. Nello stesso periodo, i signori longobardi fecero costruire il primo nucleo della struttura, che fu in seguito ampliata e ristrutturata, nel secolo XIV. Molte furono le dinastie che occuparono questo ameno luogo: i Villacoublay, i Capuano, i Sanframondo e i Pandone. Anche le famiglie Rota e Invitti, a distanza di un secolo, lo possedettero, per poi cederlo agli Scuncio. Questa casata mantenne la proprietà del castello di Prata Sannita per oltre centocinquanta anni.

Il borgo di Prata Sannita

Il borgo medievale di Prata Sannita, dove si può vedere il castello

L’esterno detiene tutta la bellezza e l’imponenza dello stile architettonico militare angioino. Le sue quattro torri cilindriche sembrano tendere verso il cielo azzurro, come a voler afferrare le nuvole. L’importanza strategica del castello è comprensibile immediatamente, basta guardare il suo aspetto così chiaramente possente, che escludeva qualsiasi tentativo offensivo. Nel corso degli anni subì numerose trasformazioni, soprattutto se si tiene conto che, ad un certo punto, la funzione meramente difensiva svanì. Il castello divenne infatti una scuola, dove si impartivano lezioni di etichetta e di amor cortese. Insomma, in quel frangente, doveva sicuramente apparire come un luogo incantato ed etereo, ricco di poeti e cavalieri, intenti a corteggiare le loro dame.

La fama del castello, una leggenda reale

Una volta divenuto un centro culturale ricco di ammirazione, il castello di Prata Sannita fu meta di moltissimi giovani di illustri famiglie. Le possenti mura del maniero videro passeggiare personaggi del calibro di Federico II di Svevia, e persino i cavalieri Templari! Nelle segrete, non mancano di incantare il visitatore le misteriose incisioni di croci e simboli, impresse nella pietra. Per entrare nel castello si deve attraversare un portone, posto dopo l’ingresso del Borgo, in via Portelle. Le rampe di accesso in pietra hanno ampie gradinate e tornanti, che terminano con una spianata dalla quale si domina buona parte del Borgo. Lo schema planimetrico riprende l’antica forma rettangolare, e si dispone intorno ad un cortile. I tre piani della struttura ospitano molte camere, mentre al pian terreno vi erano anticamente i locali destinati alla servitù. Il primo piano, invece, era riservato ai signorotti proprietari del maniero.

Il castello con il borgo

Veduta laterale del castello di Prata Sannita (foto di Guglielmo D’Arezzo)

Qui le tracce dei rimaneggiamenti sono molto più visibili, infatti vi sono alcune incongruenze negli attacchi dei muri.  Posizionati sotto il cortile, vi sono due ampi spazi sprovvisti di copertura, che mostrano gli accorgimenti difensivi che furono collocati al momento della costruzione del castello. Questi erano costituiti dal cammino di ronda, il quale collegava le due torri maggiori, le tracce del tetto che correvano internamente alle mura stesse, la scala interna alla torre Nord. Posizionati sulle pareti di una delle torri (all’epoca utilizzata come prigione), si vedono tutt’oggi dei graffiti che ritraggono il sole, dei fiori, degli uccelli, e tanti altri disegni, che venivano incisi dai prigionieri nei momenti di solitudine e sconforto. L’alone di incanto fiabesco che alberga in questo luogo giustifica ampiamente il viaggio, e la sua ricca storia lo rende una speciale eccellenza del nostro territorio.

Il magnifico castello di Prata Sannita: il vanto della città nel cuore del borgo ultima modifica: 2018-02-16T11:09:56+01:00 da Marcella Calascibetta

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