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Il Luogo della Lingua Festival di Capua: al via oggi la XII edizione

Il Luogo della Lingua Festival

Inizia oggi alle ore 19 la XII edizione de Il Luogo della Lingua Festival di Capua. La rassegna, promossa dall’associazione culturale Architempo, celebra la letteratura partendo dal primo documento ufficiale in volgare: il Placito Capuano. Fino al 1 luglio si susseguiranno una serie di eventi per tutta Capua, volti a promuovere cultura ed arte.

Il premio Placito Capuano

La novità di quest’edizione è il premio Placito Capuano. Ogni anno verrà individuato uno scrittore che ha contribuito in maniera significativa alla diffusione della lingua e della letteratura in Italia. Il vincitore di quest’anno è Maurizio De Giovanni che riceverà il premio oggi alle 19 presso la Chiesa di San Salvatore a Corte. La premiazione darà di fatto il via alla XII edizione de Il Luogo della Lingua Festival. Giovedì 29, al Palazzo Lanza, ci sarà invece Diego De Silva in Malinconico Blues. La lettura con musica del nuovo romanzo Divorziare con stile della serie dell’avvocato Malinconico. Ad accompagnarlo i musicisti Stefano Giuliano (sassofono) e Aldo Vigorito (contrabbasso).

Il Luogo della Lingua Festival

Sabato 29 potremo poi goderci la musica di Fabrizio Bozzo e Julian Oliver Mazzariello in Tandem presso il Palazzo Fieramosca. Una serie di rielaborazioni di grandi canzoni di un tempo da Oh Lady Be Good di George Gershwin a Luiza di Antonio Carlos Jobim, passando per tanti successi jazz & blues internazionali. Ad aprire il concerto i Fast Notes Quartet con i loro brani che mescolano jazz e blues con un pizzico di funky.

Il Luogo della Lingua Festival: celebrare il Placito Capuano

Dal 2005 ogni anno la città di Capua si anima con Il Luogo della Lingua Festival. Un appuntamento ormai fisso che celebra il Placito Capuano. Ma di cosa si tratta? Si tratta del primo documento ufficiale in lingua volgare datato 960 d.C. Il Placito non era altro che la sentenza emessa dal giudice a seguito di una disputa, solitamente scritta in latino. Nel caso del Placito Capuano si risolveva il contenzioso tra l’abbazia di Montecassino e il proprietario Rodelgrimo riguardo alcuni terreni. In quell’occasione, tuttavia, venne utilizzato una lingua diversa dal classico latino, ovvero il volgare italiano. Il testo recitava infatti «Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte Sancti Benedicti». Il motivo di ricorrere al volgare? Quello di rendere comprensibile la sentenza a tutti, anche ai meno dotti. Un punto di svolta nella nascita di una nuova lingua, quella italiana.

Il Luogo della Lingua Festival

Il Luogo della Lingua Festival di Capua: al via oggi la XII edizione ultima modifica: 2017-06-20T14:08:44+02:00 da Gabriele Roberti

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