Maialino nero casertano: il pelatiello in via di estinzione

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Il maialino nero: simbolo delle terre casertane

una foto del maialino nero della provincia di Caserta

Sapete cos’è una banca del seme? Sì proprio quel tipo di banca in cui, al posto del denaro, si conserva liquido seminale per fini riproduttivi. Bene, sappiate che non esiste solo per gli esseri umani. La banca del seme esiste anche per alcune specie di animali, in particolare per il maialino nero casertano.

Precauzioni anti estinzione

La Banca del seme per le razze suine locali italiane è stata creata grazie a fondi europei nell’ambito del Progetto Europeo per una banca delle risorse genetiche suine. Il progetto è stato realizzato da un centro di fecondazione artificiale, l’Associazione Nazionale Allevatori Suini e il Consdabi di Benevento.

la banca del seme per salnvaguardare il maialino nero casertano

Tali misure sono state adottate poiché il maialino nero è una delle sei razze suine italiane in via di estinzione. Per lo stesso motivo sono stati istituiti il Registro Genealogico Nazionale (sempre su richiesta dell’ANAS) ed un vero e proprio decalogo per l’allevamento del nostro maialino. Il suddetto decalogo, tra i vari accorgimenti, incita all’organizzazione di eventi per la promozione e valorizzazione della razza suina casertana. A questo proposito segnaliamo l’annuale sagra di Giano Vetusto. La sagra del maialino nero casertano si svolge solitamente ad agosto, a braccetto con la sagra della birra di Giano, ma ancora non sono state ufficialmente comunicate le date per l’edizione 2017.

Allevamento del maialino nero casertano

Al di là degli eventi la produzione delle carni di maialino nero è generalmente concentrata nei periodi delle festività pasquali e natalizie. Tali carni sono un po’ costose perché i maialini vengono ancora allevati in maniera tradizionale, allo stato brado. Solitamente si preferiscono boschi di quercia, di faggio o di castagno per il pascolo. Alcuni capi vengono messi all’ingrasso con l’utilizzo di mangimi integrati, ma questi sono sempre un’aggiunta al nutrimento che gli animali brucano liberamente nei boschi. La razza viene definita Casertana o del suino Nero Casertano, o ancora razza Napoletana o Pelatiello Napoletano. Le origini sono molto antiche, infatti già ai tempi dell’antica Roma si allevavano razze scure di cui abbiamo testimonianza in alcune effigi del tempo.

una specie da salvare: il maialino nero

Esiste un vero e proprio Consorzio Del Nero Casertano costituito da un salumificio e da piccoli allevatori locali e teso alla promozione e alla valorizzazione del maialino nero. La carne che risulta dal macello di questi animali, estremamente saporita, viene definita marezzata. La carne marezzata è quella in cui il grasso penetra in profondità nel muscolo. Tecnicamente la presenza di grasso viene espressa in percentuali che vanno dall’1 al 5%. In quest’ultimo caso la carne si dice marmorizzata.

Il grasso buono

Il Consorzio per la sperimentazione, divulgazione e applicazione di biotecniche innovative, ovvero il già citato Consdabi, ha condotto una ricerca sul grasso del maialino casertano. Ne è emerso che questo grasso è molto simile a quello dell’olio extravergine di oliva. L’importanza dello studio sta nel fatto che questo genere di grassi risulta benefico per l’organismo. Il principale effetto positivo è la riduzione del colesterolo cattivo ed il parziale aumento di quello buono.

maialino nero

Questi porcellini hanno la cute priva di setole e per questo vengono definiti pelatielli. Una caratteristica importante è poi la spiccata tendenza all’ingrasso. Ma ciò che contraddistingue il maialino nero casertano sono quelle che in dialetto vengono definite sciucquaglie. Le sciucquaglie sono delle protuberanze presenti ai lati del collo, dette bargigli o tettole. Il loro nome dialettale deriva dallo spagnolo chocallos, ovvero pendenti. La carne del maialino nero casertano va consumata fresca alla griglia o al forno. Oltre alle bistecche vengono prodotti con queste carni salsicce, ciccioli, soppressate, capicolli, coppe, lonze, salami e prosciutti.

 

 

Il maialino nero: simbolo delle terre casertane ultima modifica: 2017-04-28T17:55:53+02:00 da Mariarosaria Clemente

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