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Terremoti: Caserta tra i leader nella tecnica dell’isolamento sismico

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Negli ultimi anni, mai come prima d’ora, l’Italia si è resa conto di quanto possano essere distruttivi i terremoti. Poco più di dodici mesi fa una serie di scosse misero in ginocchio il Centro Italia, mentre lo scorso 21 agosto un altro evento sismico ha provocato danni e vittime nella piccola isola di Ischia. E alla fine la domanda che tutti si pongono è sempre la stessa: si potevano evitare i crolli?

I terremoti e l’arma della prevenzione

Inutile girarci attorno: la sola vera arma contro i terremoti è la prevenzione. Se risulta impossibile sapere dove e quando ci sarà un evento sismico, l’unico modo per difendersi è realizzare edifici in grado di resistere alle scosse. Soprattutto nell’ultimo secolo, in questo settore, sono stati fatti passi da gigante. Gli ingegneri hanno elaborato una serie di sistemi in grado di affrontare terremoti di varie intensità. Da grattacieli costruiti con metalli super leggeri fino alle classiche palazzine in legno, capaci di assorbire ogni singola scossa. Tutte soluzioni valide, ma spesso eccessivamente costose o difficili da applicare ad edifici già esistenti. C’è poi un altro sistema, molto più antico, che ultimamente è stato ripreso e perfezionato dagli esperti: l’isolamento sismico. E la Campania, specialmente la provincia di Caserta, negli ultimi anni sta investendo davvero tanto su questa pratica costruttiva.

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Un’istantanea dei danni che provocò il terremoto dell’Irpinia del 1980.

Come funziona l’isolamento sismico

Si tratta di una tecnica molto semplice quanto efficace. Come suggerisce il nome, l’obiettivo di questo sistema è quello di isolare la struttura dai movimenti del terreno. In che modo? Con degli isolatori sismici posizionati generalmente tra le fondazioni della struttura ed il terreno. In questo modo l’onda sismica rilasciata da un terremoto viene parzialmente (o totalmente) bloccata, limitando al minimo l’oscillazione dell’edificio. Già gli antichi greci si avvalevano di questa pratica, come dimostrano i templi di Paestum. Questi sono stati infatti realizzati con uno strato di sabbia e terra morbida appena sotto le imponenti colonne, permettendogli così di resistere ai numerosi terremoti che si sono susseguiti nel corso dei secoli.

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Degli isolatori sismici. A Caserta sempre più edifici vengono realizzati con questi supporti.

Il primato campano

Questa tecnica è ormai molto comune ed utilizzata nel casertano, specialmente nella zona dell’agro aversano. Qui, a partire dal 2004, sono stati realizzati i primi edifici dotati di isolatori sismici all’avanguardia. Non solo strutture pubbliche, ma anche complessi residenziali. E ad oggi se ne contano a centinaia, con una domanda sempre crescente. Il motivo, oltre al fattore sicurezza, è riconducibile ai costi. L’impatto della spesa, generalmente, non supera mai il 5% e, in certi casi, permetterebbe addirittura un lieve risparmio di risorse su tutto l’edificio.
Attualmente la Campania è una delle regioni con la più alta concentrazione di strutture dotate di isolatori sismici. La strada da fare, tuttavia, è ancora lunga per evitare in futuro altre sciagure come quella di Casamicciola.

Di seguito un video della Enea WebTV che spiega come funzionano gli isolatori sismici:

Terremoti: Caserta tra i leader nella tecnica dell’isolamento sismico ultima modifica: 2017-09-11T17:37:15+02:00 da Gabriele Roberti

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