Talvolta c’è bisogno di tanta gavetta prima di arrivare nel calcio che conta. È il caso di Camillo Ciano, talento cristallino di Marcianise, che ha dovuto dimostrare in più di un’occasione di essere all’altezza della Serie A, prima di arrivarci.
La lunga rincorsa al calcio che conta
Camillo Ciano nasce il 22 febbraio di 28 anni fa a Marcianise, in una famiglia che ha una grande passione: il calcio. Il fratello Michele, di quattro anno più grande, infatti, ha tentato la scalata al successo prima di lui, riuscendo a vivere una discreta carriera, condita da 78 presenze in serie C (ora gioca nei dilettanti dell’Albanova). Come il fratello, Camillo cresce nel Vernall Marcianise, per poi passare al Napoli nel 2009. Dopo la firma col club partenopeo, parte una lunga trafila di prestiti. Il primo, in Prima Divisione a Lecco, dove realizza otto reti in 31 presenze. L’anno successivo passa alla Cavese, dove ha il piacere di giocare con il fratello, siglando altre 9 reti in campionato. Si distingua da Michele per il ruolo in campo. Il fratello, infatti, è un terzino destro, mentre Camillo è un jolly offensivo dotato di un mancino sopraffino.
È arrivato già il momento per il primo salto, quello in serie B. Arriva infatti la firma col Crotone, dove in due stagioni vissute da protagonista segna dieci reti. Ma per il Napoli non è ancora il momento di puntare su di lui. L’anno successivo, il 2013-14, va in prestito al Padova, dove però non si ambienta. A gennaio, infatti, torna vicino casa, ad Avellino dove le sue buone prestazioni convincono il Parma ad acquisirne le prestazioni a titolo definitivo.
Un salto che sembra non arrivare mai
Ma l’illusione del debutto in serie A svanisce in fretta. Camillo Ciano, infatti, è solo uno dei 300 giocatori mandati in prestito dal Parma in giro per l’Italia e per il mondo, in una maxi operazione poco limpida che, con movimenti poco chiari di calciatori e di denaro, porterà la società emiliana al fallimento. Ciano non vive quest’incubo da vicino, perché viene ceduto in prestito biennale al Crotone, che dopo il primo anno lo acquista a titolo definitivo grazie al fallimento del Parma. La sua grande stagione (17 reti in 37 presenze) attira il Cesena, e così una nuova cessione è alle porte.
I due anni a Cesena, in B, ne segnano la definitiva consacrazione. Ventisei reti, che per un jolly offensivo sono tutt’altro che pochi, in due anni, in cui fa la fortuna ancora una volta di mister Massimo Drago, che lo aveva già allenato a Crotone. A luglio 2017, arriva la chiamata importante: il Frosinone, dopo una promozione sfiorata, lo preleva per 1,3 milioni di euro, per metterlo al centro di un progetto che punta forte alla risalita in serie A.
La promozione e la serie A col Frosinone
Ed anche la stagione appena trascorsa ha provato a privare Camillo Ciano della gioia della serie A ancora una volta. Un campionato di alto livello, a livello personale e di squadra, conclusosi però con il dramma del pareggio all’ultimo minuto del Foggia a Frosinone, nell’ultima partita del campionato, quella decisiva per la promozione. Ciano e compagni si ritrovano ad affrontare la trafila dei play off, dove eliminano il Cittadella ed escono vincenti dal doppio confronto con il Palermo in finale. Grande protagonista, ovviamente Camillo Ciano. All’andata, infatti, sigla la rete che tiene in gioco in Frosinone nel 2-1 finale per i rosanero. Nella partita di ritorno, ricca di polemiche che rischiano di far perdere la promozione a tavolino ai ciociari, sigla il 2-0 al 96′, regalando l’ennesima gioia ai suoi tifosi.
E così, finalmente, ecco la serie A, raggiunta a 28 anni, dopo una lunga trafila nelle serie inferiori. Il Frosinone non sembra attrezzato per conquistare un’agevole salvezza, e Ciano non parte titolare nelle gerarchie. Dopo il debutto, nella debacle con l’Atalanta, Ciano gioca titolare solo con la Lazio e con il Genoa, nell’ultima giornata. Ed è qui che Camillo ha realizzato il suo primo goal in serie A. Serie A che, siamo sicuri, Camillo Ciano vorrà tenersi stretta ancora a lungo.