Realizzato tra il 1113 e il 1153, il Duomo di Casertavecchia è il principale luogo di culto di tutto il borgo. Conosciuto anche come chiesa di San Michele Arcangelo, un tempo era la cattedrale della diocesi di Caserta. Ma chi fu a costruire tale opera?
Duomo di Casertavecchia: costruito dai casertani o dalle fate?
A costruirlo furono i casertani stessi, rifugiati in collina dopo le incursioni saracene che misero a ferro e fuoco la pianura e l’antica Calatia. L’opera impressionò non poco, sia per la grandezza che per la sua complessità. Lo stile mescola più correnti che vanno da quella romanica fino a quella gotica, passando per l’architettura paleocristiana. La struttura si rifà invece in parte all’Abbazia di Montecassino, che rappresentava all’epoca il modello per eccellenza nell’ambito religioso.
Al suo interno si ergono 18 monumentali colonne in marmo che hanno posto diversi interrogativi nel tempo. Sia le colonne che i capitelli sembrano infatti provenire da un’antica costruzione romana in pianura ma, visti i mezzi di allora, risulta difficile capire come e in che modo siano stati trasportati fino al borgo (che si trova a 400 metri d’altitudine). Questo mistero ha dato vita ad una leggenda locale che narra di fate e spiritelli. Secondo tale leggenda furono proprio le fate dei monti Tifatini a farsi carico delle colonne e a portarle in cima. Il motivo? Puro e semplice altruismo d’altri tempi. E soprattutto rendere il Duomo di Casertavecchia unico e speciale.
La cupola
Nascosta e spesso ignorata, la chiesa ha anche una cupola di indiscusso valore. Si tratta di un tiburio ottagonale con due ordini di archi intrecciati e decorati. Venne realizzata in un secondo momento (1216) e riprende lo stile di quelle della costiera amalfitana. Presenta elementi e dettagli tipici dell’arte islamica e araba, che si integrano alla perfezione con lo stile complesso del duomo. La sua posizione, rispetto alle cupole classiche spesso ben in vista, la nasconde agli occhi dei visitatori e dei passanti.
Il campanile
Alto ben 32 metri, il campanile venne ultimato nel 1234. Riprende lo stile del campanile della Cattedrale di Aversa e presenta uno stile gotico più pronunciato rispetto al resto della chiesa. I suoi 32 metri si dividono in cinque piani, ognuno di essi con una serie di bifore su tutti e quattro i lati. Le bifore del quarto piano sono decorate con sculture che ritraggono busti e teste di alcuni personaggi. Una in particolare ha dato vita ad una curiosa leggenda. Quella che affaccia ad Ovest sembra infatti essere una ricostruzione della testa di Mussolini. Cosa curiosa dato che si tratta di una costruzione di svariati secoli prima dell’avvento del Fascismo. Ma i locali dicono sia stata messa durante il ventennio per denigrare (o omaggiare secondo alcuni, ancora non si è capito) il Duce. Più probabile che si tratti di una coincidenza invece, ma preferiamo di gran lunga la versione locale…
Photo by Gianfranco Vitolo