La lunga storia del Duomo di Santa Maria Capua Vetere

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Il Duomo di Santa Maria Capua Vetere: da San Simmaco ad oggi

Duomo di Santa Maria Capua Vetere - la piazza

Il Duomo di Santa Maria Capua Vetere, la cosiddetta Basilica di Santa Maria Maggiore, non è sempre stata la chiesa che ci appare oggi, a fare da cornice in Piazza Matteotti.
La sua storia risale al V secolo, realizzato per volere di San Simmaco con materiali di spolio da edifici che avevano abbellito Capua antica nel periodo romano. Simmaco, vescovo della città (che diventerà con la Vergine Assunta il patrono cittadino) iniziò la costruzione della Basilica per accogliere le reliquie di San Prisco, rinvenute da Santa Matrona presso l’omonima cittadina.

I primi culti cristiani di Capua Antica: dalla Chiesa Costantiniana alla Basilica

I primi lavori di costruzione della Basilica di Santa Maria Maggiore risalgono al 432, voluti da San Simmaco dopo il Concilio di Efeso del 431. Durante questa grande assemblea di tutti i vescovi della cristianità tenutasi in Asia Minore, fu data molto importanza alla figura di Maria Madre di Dio. Da questo momento in poi, quindi, furono edificate molte chiese dedicate al culto della Madonna, tra cui la Basilica sammaritana. Il culto cittadino prima era celebrato soprattutto nella Chiesa Costantiniana, nei pressi dell’attuale Chiesa della Madonna delle Grazie.

catabulum, luogo di culto prima del duomo di santa maria capua vetere

Catabulum, in Via Convento delle Grazie, da farinamichele.blogspot.com

Questa chiesa, denominata Catabulum dalla tradizione popolare, risalente al 315 fu realizzata dopo l’Editto di Costantino che riconosceva ufficialmente la religione cristiana. Attualmente nel cortile di un’abitazione privata in via del Convento delle Grazie, inizialmente si pensava fosse un edificio termale. Soltanto negli ultimi decenni, a seguito di nuovi scavi e indagini, si è arrivati alla conclusione che questa fosse il primo edificio cristiano in città. Costituito da una base quadrata, con corpo ottagonale, finestre e cupola a padiglione, l’edificio ha un’importanza estremamente rilevante nella storia dell’architettura tardo antica in Italia.

veduta interna del duomo di santa maria capua vetere

Veduta interna del Duomo, da Wikipedia

Il culto della chiesa costantiniana fu attribuito a Santo Stefano ma ben presto questo fu spostato nella cattedrale di Capua Nova. Questa fu dedicata ai SS Stefano e Agata, e lì successivamente fu posta la sede della curia vescovile. La chiesa costantiniana, quindi, sarà dedicata alla Madonna delle Grazie, venerata nella chiesa moderna e nel vicino convento fino ai nostri giorni.

Il Duomo di Santa Maria Capua Vetere: la sede del trattato di pace tra Carlo Magno e Arechi II

Dopo il declino dell’Impero romano, l’antica Capua ebbe un lungo periodo di decadenza, dovuto alle continue e ripetute invasioni barbariche. Prima la calata dei popoli germanici, come Goti nel 410 e Vandali nel 455, poi la guerra gotica, devastarono molto gravemente la zona. A questo clima di miseria seguì l’arrivo dei Longobardi in Campania nel 570. Ben presto Capua vetere divenne sede del gastaldato (divisione amministrativa tipica del medioevo) nel 620 e della contea nel 640.

Interno Duomo Santa Maria Capua Vetere

Colonnato interno del Duomo, da langobardiaminor.altervista.org

Un anno importantissimo per la storia medievale di Capua e della sua basilica fu il 787. Nella chiesa sammaritana si ebbe il perdono di Carlo Magno ad Arechi II, principe longobardo di Benevento, ufficializzato da un trattato di pace dopo la sconfitta di Desiderio a Pavia, che per due secoli permise ai Longobardi di governare fino all’Italia Meridionale. Arechi, come ringraziamento ampliò quindi la pianta della basilica, aggiungendo una quarta e una quinta navata laterali.

Il Duomo come ci appare oggi

Oltre ad allargare pianta e colonnato realizzato in precedenza con materiali di riuso provenienti dai vicini edifici di epoca romana, ci furono altri cambiamenti strutturali. Il soffitto, formato inizialmente da una travi lignee a cassettoni, con il passare del tempo è stato sostituito da una volta incannucciata. Nel 1666 mosaico paleocristiano dell’abside, raffigurante Maria Madre di Dio, testimonianza del primo nucleo della chiesa, fu distrutto per realizzare un nuovo presbiterio.

incendio del campanile del duomo di santa maria capua vetere

Incendio del Campanile del Duomo di Santa Maria Capua Vetere,
da Casertareport.it

A questi lavori seguirono quelli della facciata, vicino cui è sorto il campanile, celebre per l’incendio realizzato con fuochi artificiali nella festa dell’Assunta. Seppur lungo le pareti laterali sono presenti una ventina di cappelle, una delle più caratteristiche è quella realizzata nel Seicento in onore di Santa Maria Suricorum. Tra decorazioni barocche sfoggia la guarigione del principe Enrico grazie a dei topi. Il curioso appellativo Suricorum (dal latino “dei topi”) ha avuto molte spiegazioni. Alcuni dicono che rappresenti un ex voto per scongiurare la presenza eccessiva di topi nelle campagne, altri dicono che nel mosaico absidale fossero raffigurati due topi.

Santa Maria Capua Vetere e la sua importanza nei secoli

Queste sono soltanto alcune delle curiosità legate ad una degli edifici di culto più pregevoli della nostra provincia, legati all’antico prestigio che Capua antica ha esercitato per secoli. Non ci resta, quindi, che visitare il Duomo con occhi diversi per accorgerci che la storia ci parla ad ogni angolo.

Il Duomo di Santa Maria Capua Vetere: da San Simmaco ad oggi ultima modifica: 2019-03-13T09:44:06+01:00 da Benedetta De Rosa

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