Caserta e Alberobello: le due città unite ora da un gemellaggio

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Dalla Reggia ai trulli: nasce il gemellaggio tra Caserta e Alberobello

le vie di alberobello, ora gemellata con Caserta

Due città uniche saranno ora unite da uno storico gemellaggio. Caserta e Alberobello, da tempo presenti all’interno del Consiglio Direttivo dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco, saranno legate indissolubilmente grazie al lavoro delle due giunte comunali.

Caserta e Alberobello: due città patrimonio dell’Unesco

La scorsa settimana il primo cittadino di Caserta Carlo Marino ha firmato ad Alberobello uno schema di protocollo d’intesa con il sindaco della città pugliese, Michele Longo. Il fine è quello di realizzare scambi culturali e socio-economici e organizzare iniziative volte ad incrementare e promuovere la conoscenza del patrimonio culturale delle città. Si tratta di un accordo che, come riferisce il sindaco casertano, è «basato sulla nostra comunanza di storia, valori e cultura. Ed è proprio la cultura, e la presenza di siti patrimonio dell’Unesco, l’elemento che ci rende vicini»Il sindaco di Alberobello ricambierà la visita il 25 giugno, in occasione del Corteo Storico di San Leucio.

la firma del gemellaggio tra le due città

Un gemellaggio che nasce da lontano

Il gemellaggio tra Caserta e Alberobello è un’idea che affonda le sue radici nel XVIII secolo. Il re Ferdinando IV, infatti, nel 1797 trasferì nella cittadina pugliese il Codice delle Leggi Leuciane, redatto proprio da un pugliese. Fu il musicologo Antonio Planelli a scriverlo otto anni prima. Questo testo rappresentava una sorta di regolamento del Real sito di San Leucio, straordinaria testimonianza di un esperimento di società futuristica. Il re puntò a creare una comunità basata su principi illuminati come uguaglianza sociale e ridistribuzione delle ricchezze. Provò a raggiungere questo intento grazie a un programma produttivo basato sull’esportazione dei manufatti. Il Codice non era altro che un trattato utopistico, frutto dell’influenza del pensiero di Maria Carolina D’Asburgo sul marito.

San Leucio e Alberobello sono due città molto più vicine di quanto si pensi

Alberobello: una città resa unica dai suoi trulli

Città legata al Regno di Napoli sin dalla sua fondazione, Alberobello fu fondata dai conti Conversano d’Acquaviva nel 1481. I conti imposero ai cittadini di edificare le loro costruzioni a secco, senza l’utilizzo della malta. Ed è così che si diffuse la tipica abitazione autoctona, il trullo, nella cui forma tipica furono edificate anche le costruzioni più importanti, come la chiesa-trullo dedicata a sant’Antonio da Padova e il Trullo sovrano. Quest’ultimo, alto circa 14 metri, fu fatto erigere verso la metà del Settecento da don Cataldo Perta, esponente di spicco di una famiglia nobile locale, e primo Vicario Foraneo. L’economia della cittadina, costituita da poco più di diecimila abitanti, si fonda quasi esclusivamente sul turismo. Migliaia di curiosi, infatti, giungono nella località pugliese per ammirare la particolarità e l’unicità di queste costruzioni.

le vie di alberobello con i trulli

I trulli di Alberobello

Dalla Reggia ai trulli: nasce il gemellaggio tra Caserta e Alberobello ultima modifica: 2018-06-06T10:58:53+02:00 da Luigi Bove

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