Human Fights Rights Lights debutta alla Reggia di Caserta

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Human Fights Rights Lights alla Reggia di Caserta

L'artista

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani vide la luce nel 1948, arrivando a compiere ben 70 anni quest’anno. In occasione di questo importante compleanno, l’artista Umberto Ciceri ha trasformato la Dichiarazione in un’opera d’arte. Si tratta di una vera e propria teatralizzazione dei diritti dell’uomo. L’affascinantissimo risultato sarà visitabile presso la Reggia di Caserta dal 7 settembre al 7 ottobre 2018.

Human Fights Rights Lights: i diritti ko

Come dicevamo, si tratta di un vero e proprio rimaneggiamento della Dichiarazione dei Diritti, il cui testo, attraverso la presenza di tre videoinstallazioni, è presentato in una maniera totalmente inusuale ed inaspettata. L’opera si suddivide in tre atti. Il primo è costituito da una serie di colpi tratti da altrettanti incontri di pugilato; in esso ad ogni ko sul ring è associato un diritto. L’associazione dei due elementi si concretizza nella sostituzione della telecronaca originale con la voce di un attore. Egli, con la stessa enfasi, descrive i pugni utilizzando le parole dei diritti.

La locandina della mostra

Secondo e terzo atto: dalla polifonia ai battiti del cuore

Nel secondo atto, invece, il testo della Dichiarazione si sostituisce a quello dei canti polifonici delle opere di Bach. Il testo è, esattamente come l’originale, in tedesco e in contrappunto. Questa tecnica, che permette di armonizzare melodie in contrasto tra loro, fa sì che ogni elemento possa essere inteso come un’identità. In generale la scelta di Bach non è affatto casuale, poiché la sua musica veniva composta affinché essa fosse uno strumento estatico per elevarsi spiritualmente.

Ciceri presenta la tecnica compositiva di Bach da due punti di vista: sia come metafora imitabile socialmente che come esempio ambiguo di persuasione mediatica. Alla realizzazione di questo atto hanno collaborato esperti di musica sacra ma soprattutto le voci: un soprano, un contralto, un tenore e un basso. Esse, a cappella, si fondono alla voce del luogo in cui è avvenuta la registrazione, ovvero il Complesso Monumentale di Santa Croce a Firenze.

Secondo Atto

Foto Liquid Art System

Nel terzo atto le parole dei diritti avvolgono una danza simbolica, come battiti di cuore perfettamente sincronizzati tra loro. Un passo di danza della ballerina classica Maya Plisetskaya è associato al movimento dei pianeti. Questo per dare allo spettatore il senso di un unico movimento universale.

Le tecniche utilizzate

Le immagini che compongono l’opera sono state registrate con un sapiente utilizzo della sfocatura, in modo da poterle contrapporre all’alta definizione del testo da leggere, creando un contrasto emozionale tra ciò che è descrittivo e ciò che è sensoriale.

tecniche di ripresa

La mostra, autocurata dallo stesso Ciceri, debutterà nelle retrostanze settecentesche degli Appartamenti Storici del palazzo reale. Dalla falsa cupola dello Scalone d’Onore, invece, verrà diffusa JUNGLE. Come si legge sul comunicato stampa, si tratta di «un’installazione sonora concepita per immergere il pubblico nell’atmosfera della giungla primaria. […] JUNGLE riflette sull’ambiguità dell’apparenza estetica e sui diritti come leganti, senza i quali la possibilità stessa di una società umana verrebbe meno».

L’autore, le collaborazioni e i patrocini della mostra

Umberto Ciceri lavora su un duplice binario, sia dal punto di vista dei contenuti che da quello della rappresentazione estetica. Se da una parte segue finalità sociali, dall’altra coltiva studi di neuroestetica. Essa prevede il coinvolgimento dello spettatore attraverso una particolare evoluzione della tecnica cinetica, denominata Hypertrait.

Sensibili al tema di HUMAN Fights Rights Lights  hanno partecipato alla realizzazione dell’opera: il Maestro e direttore d’Orchestra Guido Corti; Il Direttore d’orchestra e Maestro di Coro Antonio Greco; il Coro a Cappella Costanzo Porta di Cremona; il fonico Marzio Benelli; il Direttore del Complesso Monumentale di Santa Croce a Firenze Giuseppe De Micheli; il sound designer Edoardo Ciceri; il doppiatore Filippo Fossa; il costumista Elvis Rubega; l’artista Simonetta Casasola con il make up. La mostra è stata realizzata in collaborazione con la galleria Liquid Art System di Capri e patrocinata dalla Città di Caserta. Essa gode inoltre del Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli.

Human Fights Rights Lights alla Reggia di Caserta ultima modifica: 2018-09-04T12:10:35+02:00 da Mariarosaria Clemente

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