L'edizione 2018 dell'Infiorata di Casanova di Carinola

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La tradizione dell’Infiorata a Casanova di Carinola

Preparazione

Ogni anno, la terza domenica del mese di maggio, a Casanova di Carinola si  rinnova la tradizione dell’Infiorata. Questo evento attrae centinaia di persone e coinvolge decine di devoti e appassionati. L’Infiorata è un momento sentito e atteso, centrale nell’ambito dei festeggiamenti in onore di Maria SS. Grande ed Eccelsa.

La storia dell’Infiorata di Casanova di Carinola

L’Infiorata è nata nel 1983, ad opera di un gruppo di amici, tutti residenti in Via Grangelsa. Essi decisero che bisognava omaggiare la Madonna in modo diverso dal solito, non limitandosi ad aspergere mirto e fiori al passaggio della statua per strada, ma creando qualcosa di grande. Tutto inizia in modo semplice, ma in un crescendo di idee che ogni anno si arricchiscono sempre di più. Trentacinque anni fa il gruppo compose diversi mazzetti di fiori, raccolti dai giardini dei compaesani, e li  appese ai muri delle case per addobbare la strada. La storia dell’Infiorata di Casanova di Carinola è semplice e bella, come le persone che l’hanno ideata. Come afferma Ilaria Pagano, una delle organizzatrici: «essendo l’Infiorata un vero cammino di fede, c’è voluto del tempo affinché fosse arrivata alla piena maturazione e consapevolezza».

Gruppo di paesani che preparano l'Infiorata

Le tappe successive

L’anno dopo gli amici capirono che si poteva fare meglio. Via Grangelsa non veniva addobbata con luminarie, però quell’anno il gruppo chiese agli organizzatori della festa di far piazzare almeno i pali lungo la strada; loro avrebbero fatto il resto. Intorno ai pali furono avvolti tanti rami d’edera che si allungavano sul palo stesso e sul filo metallico di sostegno, a formare degli archi. L’anno ancora successivo si pensò che forse si poteva fare qualche disegno per terra e riempirlo, successivamente, con i fiori. Per realizzarlo si ricorse alla posa del caffè, per delineare visibilmente i disegni. Ci si mise d’accordo con i baristi del paese che, qualche mese prima della ricorrenza, avrebbero messo da parte gli scarti del caffè. Nacquero, così, i primi disegni fatti a mano libera, con gli scarti del caffè: imperfetti, tremolanti, incerti, ma che permisero, finalmente, di vedere un primo abbozzo di tappeto floreale. Perché è proprio questo che la strada diventa con l’Infiorata: un tappeto di fiori.

Uno dei disegni degli anni passati

L’idea degli stampi

All’improvviso si ebbe l’idea vincente: ricorrere a agli stampi, anziché fare tutto a mano libera. In questo modo, le linee sarebbero state più definite e decise, e sarebbe stato più agevole camminare lungo gli ottocento metri di strada. S’iniziarono così a preparare gli stampi, lunghi circa due metri, ritagliati in base al motivo scelto, in maniera che sulla strada fosse rimasta la traccia fatta sempre di caffè. L’idea fu geniale: il tappeto floreale prendeva forma con velocità ed era più facile intervenire. Non si usavano solo fiori, ma tutto ciò che la natura poteva offrire in quel periodo dell’anno. Il tappeto floreale cominciava così a prendere forma, assumendo, di anno in anno, un aspetto sempre più gradevole.

La tradizione dell’Infiorata si rinnova anche quest’anno, grazie alle persone che per essa lavorano instancabilmente, progettando disegni, preparando stampi, raccogliendo a maggio tutto il materiale che le nostre montagne possono offrire, e tante rose dai giardini di generosi compaesani.

 

La tradizione dell’Infiorata a Casanova di Carinola ultima modifica: 2018-05-18T17:09:30+02:00 da Teresa Lanna

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