Carlo I e Penelope Smyth: un amore osteggiato dal re

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CURIOSITÀ

Carlo e Penelope: la storia d’amore osteggiata dal re

Carlo I Penelope Smyth- quadro di Emile Friant, Les Amoureux

«At the right time if we are destined to each other»
A tempo debito, se è scritto nel nostro destino»)

 «We shall write in the sky the most beautiful story in the world»
Nelle stelle scriveremo la più bella storia d’amore»)

I protagonisti di questo dialogo furono, rispettivamente, Penelope Smyth, nipote di Lord Palmerston, e Carlo I di Borbone, principe di Capua e fratello di Ferdinando Carlo Maria di Borbone, ovvero Ferdinando II re delle Due Sicilie.

L’amore tra Carlo I e Penelope Smyth

Penelope era molto bella, il suo viso era un ovale perfetto, arricchito da lucenti occhi azzurri e labbra a forma di cuore, ed incorniciato da morbidi riccioli. Carlo era un uomo forte e deciso, ma la timidezza lo sorprendeva al cospetto di quella donna che suscitava in lui dolci sentimenti. Il principe Carlo non godeva però dell’affetto di suo fratello, detentore del Regno. Francesco I, padre dei due, aveva infatti conferito a Carlo e non a Ferdinando il titolo di Ammiraglio della Marina. Il re riteneva questa cosa la prova palese della preferenza del padre nei confronti di Carlo, e per questo motivo considerava suo fratello un rivale.

Carlo I Penelope Smyth - i protagonisti della vicenda

Carlo I e Penelope Smyth

Inutile dire che, osteggiare una tanto appassionata storia d’amore, costituiva un’occasione perfetta per il re per vendicarsi dei parenti. Fu così che Ferdinando si avvalse di una vecchia legge, secondo la quale nessuno avrebbe potuto contrarre matrimonio senza il consenso del sovrano. Non pago, il re prese ad organizzare il rimpatrio della bella Penelope.

L’incontro fatale e la fuga degli amanti

Venuto a conoscenza dei progetti del fratello, Carlo gli chiese udienza. I due si incontrarono nella sala adibita a studio, la sera del 12 gennaio 1836, mentre a palazzo ci si apprestava a festeggiare il compleanno del sovrano. La festa però non fu come ci si apettava, perché vi mancò proprio la regina. Maria Cristina di Savoia, conscia del cattivo sangue che scorreva tra i suoi congiunti, volle infatti essere presente all’incontro. Quando gli animi si scaldarono ella, incinta al nono mese, si frappose tra i due e finì a terra, colpita dal suo stesso marito. L’incontro volse al termine proprio perché la regina finì al suolo e venne portata a letto.

Carlo I Penelope Smyth - i due amanti

Carlo I Penelope Smyth – i due amanti

Carlo, che aveva precedentemente avvertito la sua amata, riuscì a scappare con lei verso Roma. Ferdinando però non si arrese: dispose che ai membri della casa reale fosse impedito di allontanarsi dal Regno senza permesso. Rimarcò poi il divieto di celebrare qualsiasi matrimonio senza il suo permesso, ed inoltre stabilì che, nel caso fosse stato ugualmente contratto un matrimonio al cospetto della Chiesa Cattolica, questo non avrebbe portato con sé alcun tipo di diritto civile o politico. Carlo dovette quindi rassegnarsi al fatto di non poter lasciare in eredità, né a sua moglie né ai loro pargoli, il proprio titolo reale.

Il matrimonio di Carlo e Penelope

Carlo e Penelope coronarono il loro sogno d’amore il 7 maggio 1836 a Gretna Green, ai confini della Scozia, poiché in quel luogo ci si poteva unire senza troppe formalità. L’8 maggio, giorno successivo, ebbero luogo anche le nozze religiose con il permesso dell’arcivescovo di Canterbury. Ferdinando non solo non volle riconoscere il matrimonio di suo fratello, ma lo considerò anche un estremo atto di sfida. Fu così che rispose all’affronto confiscando tutti i possedimenti di Carlo, che finì sul lastrico.

Carlo I Penelope Smyth - i due insieme alla figlia Vittoria

Carlo I e Penelope Smyth con la figlia Vittoria

E vissero felici e contenti… quasi

Nonostante le avversità i due amanti non si persero d’animo, ma anzi continuarono a coltivare il loro sentimento, rinvigorito dalla nascita di due figli, Francesco e Vittoria, nati rispettivamente nel 1837 e nel 1838. Successivamente sembrò, in più di un’occasione, che i due fratelli si fossero riconciliati. In realtà ciò non accadde, ed il Principe di Capua riuscì a riottenere una piccola parte delle sue proprietà soltanto alla morte di Ferdinando, avvenuta il 22 maggio 1859. All’età di 50 anni, il 2 aprile 1862, Carlo esalò il suo ultimo respiro e, dopo poco, lo seguì anche suo figlio Francesco. Fu così che la bella Penelope trascorse gli ultimi anni della sua vita insieme alla figlia Vittoria a Lucca, ove morì all’età di 67 anni, il 13 dicembre 1882.

Carlo e Penelope: la storia d’amore osteggiata dal re ultima modifica: 2019-02-14T10:30:40+01:00 da Mariarosaria Clemente

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