Lupi mannari: quando a Marcianise nascevano licantropi feroci

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MITI E LEGGENDE

Lupi mannari: quando a Marcianise nascevano licantropi feroci

La leggenda dei lupi mannari di Marcianise

Cielo limpido, stelle luminose e una bella luna piena: uno scenario da favola, soprattutto per le coppie in cerca di tenere effusioni. Di colpo, però, un lungo ululato squarcia il silenzio. Una creatura feroce si fa strada tra i cespugli, e tanti saluti alla serata romantica.
Non è la trama di un nuovo film horror, ma lo scenario che potrebbe presentarsi se siete di Marcianise. Perché sì, secondo la leggenda da quelle parti è possibile imbattersi in graziosi lupi mannari.

La festa dell’Annunciazione

Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio, per la precisione dal 25 marzo. Quel giorno si festeggia l’Annunciazione, ovvero il momento in cui l’arcangelo Gabriele comunica alla Vergine Maria la prossima nascita di Gesù. Esattamente nove mesi prima del 25 dicembre. E tale avvenimento viene celebrato in molte città italiane con balli, canti e lunghe funzioni religiose. Una vera e propria festa quindi, che ogni centro abitato onora a modo suo. Tra questi vi è Marcianise, comune a pochi chilometri da Caserta e da sempre molto legato alle tradizioni cristiane.

L'annunciazione di Botticelli

L’Annunciazione di Botticelli (Metropolitan Museum di New York)

Fino a qualche decennio fa l’Annunciazione veniva festeggiata in grande stile con centinaia di bancarelle e spettacoli ad affollare le strade marcianisane. Un evento che richiamava non solo la gente del posto, ma anche molti forestieri. Tra i prodotti simbolo c’era il franfellicco, ovvero un bastoncino di zucchero che i ragazzi donavano alle loro compagne. Fitta presenza anche di giochi popolari, piccoli concerti e artisti di strada. Insomma, una bella giornata festosa. E di lupi mannari e altre creature bizzarre nemmeno l’ombra. Il tutto si chiudeva poi con la messa del vescovo che alla fine si raccomandava di una cosa soltanto: «non abbandonatevi per nessun motivo ai piaceri della carne. Siate casti, almeno stanotte». Questo perché un eventuale concepimento avrebbe portato il bambino a nascere il 25 dicembre, lo stesso giorno di Gesù.

Streghe e lupi mannari a Marcianise

Niente sesso quindi. Questa notte si va a letto presto e guai anche solo a sfiorare la dolce metà. Ma ovviamente le cose proibite assumono sempre un sapore particolare, quasi di sfida. Ecco quindi tramutare quella richiesta in una sorta di invito per tutte le giovani coppie ribelli. Alla fine tanto, che poteva mai succedere? In teoria nulla, in pratica invece qualcosa c’era. La leggenda popolare narrava infatti che un eventuale bambino concepito il 25 marzo sarebbe diventato un licantropo. Una bambina, invece, si sarebbe data alle arti nere come janara. Lupi mannari e streghe in parole povere, con buona pace di chi desiderava un figlio avvocato o una futura dottoressa.

La janara, strega campana

Anziani e uomini di religione ovviamente diffusero e appoggiarono questa credenza, tramandandola di generazione in generazione per evitare che Marcianise si popolasse di spaventosi esseri. Se poi la tua amata la sera del 25 marzo non desiderava altro che passare una notte di passione con te, nessun problema. Ricordate il franfellicco? Bene, quel dolce serviva proprio per farsi perdonare dalla compagna, addolcendo il rifiuto nel concedersi quella notte. Tuttavia qualcuno pare aver infranto in passato questo divieto, concependo un bambino nato proprio il 25 dicembre. E nelle notti di luna piena sembra che questo essere si aggiri da decenni tra i monti Tifatini trasformato in lupo mannaro. Ma questa, cari lettori, è un’altra storia.

Lupi mannari: quando a Marcianise nascevano licantropi feroci ultima modifica: 2017-04-30T19:48:20+02:00 da Gabriele Roberti

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