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Mozzarella di bufala: a Caserta la prima scuola per la formazione casearia

Mozzarella di bufala

Uno dei prodotti tipici della nostra provincia è senza dubbio la mozzarella di bufala. Una delizia con una storia secolare, divenuta ormai uno dei simboli della dieta mediterranea. Ma come vi abbiamo già raccontato, negli ultimi decenni i caseifici di una volta stanno lentamente scomparendo. E per evitare l’estinzione di questo antico mestiere sono stati presi recentemente vari provvedimenti. L’ultimo in ordine di tempo è l’istituzione della Scuola nazionale di formazione lattiero casearia.

Una scuola per fare la mozzarella di bufala

L’industrializzazione, la produzione di massa e la domanda sempre crescente portano sicuramente grandi vantaggi, ma c’è il rovescio della medaglia. Questo sistema prevede infatti dei ritmi di produzione molto intensi. Non c’è più tempo per fare le cose come una volta, bisogna essere veloci. E quindi tanti saluti ad alcuni antichi mestieri. È il caso del casaro, ovvero dell’addetto alla produzione di formaggi secondo la tradizione. Una crisi che ha colpito anche la mozzarella di bufala e alcuni caseifici del casertano. Ecco quindi l’intervento della Regione Campania e del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP con l’istituzione di una scuola per formare giovani casari. Si tratta dell’unico corso di formazione ufficiale, con partenza il prossimo settembre, del Sud-Italia dedicato al settore dei formaggi e latticini. Il tutto è stato realizzato con un solo obiettivo: preservare e tramandare gli antichi metodi usati per la produzione di mozzarella.

Mozzarella di bufala

Mozzarella DOP 4.0

La scuola fa parte di un progetto ampio e complesso voluto dal Consorzio stesso: Mozzarella DOP 4.0. Lo scopo è quello di rilanciare il più importante prodotto a marchio DOP del Mezzogiorno, garantendo inoltre la continuità dei metodi di produzione tradizionali. E al momento, visti i dati del 2016, sembra essere questa la strada giusta. Lo scorso anno molti caseifici hanno infatti registrato un incremento della produzione di quasi il 10%. Inoltre l’età media dei lavoratori impegnati in questo settore si sta lentamente abbassando, mentre almeno uno su tre è donna. Questo significa che sempre più under 30 decidono di intraprendere questo mestiere. E ora, grazie al Consorzio, sarà presto disponibile un vero e proprio corso che permetterà ai tanti giovani (e non solo) di conoscere, capire e studiare il vasto mondo della mozzarella di bufala.

Mozzarella di bufala: a Caserta la prima scuola per la formazione casearia ultima modifica: 2017-07-03T10:44:09+02:00 da Gabriele Roberti

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