La comunicazione ha subito un forte cambiamento nell’ultimo decennio, e anche per organizzare una pizza tra amici bisogna avere grande dimestichezza con la tecnologia. E a Marcianise c’è un ragazzo che con la sua app sta rivoluzionando il mondo delle note vocali di Whatsapp. Stiamo parlando di Pasquale Piccolo e della sua creatura: Opus Player.
A realizzarla un ingegnere di Marcianise
Pasquale Piccolo è un giovane laureato in ingegneria elettronica. Il suo percorso dopo gli studi è stato tortuoso, come lo è per molti giovani laureati. Dopo aver conseguito il titolo, Pasquale ha provato a lavorare all’interno della sua università e poi a intraprendere un dottorato all’estero, con scarsi risultati. È stato poi assunto in una piccola azienda che lavora anche alla programmazione di micro controllori, progettazione hardware e software su sistemi operativi come Windows e Linux.
Questa esperienza gli ha consentito di avvicinarsi alla progettazione di software, campo che lo ha appassionato sin dal principio. Pasquale, infatti, approfondisce le sue conoscenze tramite dei manuali Java e Android alla ricerca dell’idea giusta al fine di creare una sua propria creatura. E qui nasce Opus Player.
Un’app per la gestione dei messaggi vocali
Ma cos’è Opus Player? Un’applicazione che semplifica la gestione dei messaggi vocali di Whatsapp. Questi file, che dal 2016 hanno il formato .opus costituiscono ormai la principale forma di comunicazione tra più e meno giovani. Opus Player nasce con l’idea di rendere accessibili questi file anche a telefoni più datati, oltre ad essere un sistema di catalogazione dei vecchi file.
Opus Player, infatti, consente di creare una cronologia dei messaggi vocali, di organizzarli per categorie e dividerli in cartelle, e di rinominare i file. L’applicazione, dopo un’iniziale fase di crescita e sviluppo, sta ottenendo un importante riscontro e ha un voto di 4,1 sul Play Store di Google. Dopo un anno e mezzo l’app ha raggiunto circa 1.750.000 download, con 20.000 utenti giornalieri e 5400 nuovi download ogni giorno da ogni parte del mondo. C’è solo da fare i complimenti a Pasquale Piccolo, che da una situazione di difficoltà lavorativa, è riuscito a creare uno strumento utile e una buona fonte di sostentamento.