PanArchico: panettone salato che rivoluzionerà il Natale – itCaserta

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PanArchico: panettone salato che rivoluzionerà il Natale

PanArchico: panettone salato

Si sa, il Natale è la festa che celebra la tradizione con la T maiuscola. Si comprano regali ai propri cari, le case si riempiono di decorazioni e addobbi, si trascorre del tempo in famiglia. E non c’è casa in cui non si consumi almeno una fetta del dolce natalizio per eccellenza: il panettone. Eppure da quest’anno, nella provincia di Caserta, il panettone non sarà più dolce ma salato. Avete sentito bene! Sta per arrivare sulle vostre tavole il PanArchico: panettone salato artigianale creato dall’ingegno e dalle mani di Guido Sparaco, talentuoso pasticciere del laboratorio Sparaco di Castel Morrone, in provincia di Caserta.

PanArchico: panettone salato targato Sparaco

L’idea può sembrare rivoluzionaria. Chi ha mai trascorso un Natale mangiando un panettone salato? Nessuno! Eppure quest’anno, per i fortunati che vorranno apportare un tocco di originalità alle proprie tavole, sarà così. PanArchico nasce dalla volontà di Sparaco di creare un panettone che conservi in sé l’aspetto classico, ma che al tempo stesso racchiuda gli ingredienti della tradizione nostrana, quelli che rappresentano un vanto del nostro territorio.

Guido Sparaco e il PanArchico

Guido Sparaco e il PanArchico

Questo panettone si presenta quindi esternamente identico al suo gemello dolce, ma è al suo interno che si cela la vera novità. Dite quindi addio ai canditi e all’uvetta, spesso poco graditi ai palati più schizzinosi, che già di norma prediligono il pandoro. Al loro posto si stringono in un felice e indovinato connubio due prodotti d’eccezione: il caciocavallo Gerarchico e la pancetta di maiale bianco.

Un panettone con caciocavallo e pancetta!

L’eccellenza nell’eccellenza! Il caciocavallo Gerarchico è un particolare tipo di formaggio prodotto da Angelo Santabarbara, casaro di punta del caseificio La Teresina di Piana di Monte Verna. Si tratta di un formaggio che subisce un delicato processo di lavorazione, messo ad essiccare sulla paglia totalmente ricoperto da muffe nobili. In tal modo il prodotto acquisisce un gusto unico, che lo rende diverso da tutti gli altri. Ed è proprio questo saporitissimo caciocavallo a dare il nome al PanArchico: panettone + gerarchico = PanArchico!

Caciocavallo Gerachico, ingrediente base del PanArchico

Caciocavallo Gerachico, ingrediente base del PanArchico

Ma non finisce qui! Da sempre formaggi e salumi si sposano a meraviglia, cosa che questo speciale panettone non smentisce. La pancetta di maiale bianco locale è prodotta da Marco Bernardo secondo la metodologia tradizionale. Essa viene insaporita con spezie naturali e olio extravergine di oliva di provenienza morronese. Il PanArchico viene quindi lavorato con la biga (un preimpasto piuttosto asciutto ottenuto con acqua, farina e lievito) e viene poi fatto lievitare tre volte. Occorrono circa diciotto ore per ottenere questo capolavoro di cucina, realizzato senza il classico pirottino proprio per distinguerlo dal panettone dolce.

PanArchico: un lievitato soffice e profumato, una vera chicca che renderà interessanti le tavole natalizie dei più golosi. Noi non abbiamo ancora avuto modo di testarlo, ma siamo sicuri che tanti di voi lo faranno! Ed essendo un prodotto così versatile, crediamo che esso si adatti non solo al periodo natalizio, ma anche ad altre occasioni, magari come accompagnamento ai pranzi domenicali, a ricorrenze ed aperitivi vari. 

PanArchico: panettone salato che rivoluzionerà il Natale ultima modifica: 2017-12-22T16:31:30+01:00 da Annamaria Fusco

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