Storia di Caserta: da Annibale alla Seconda Guerra Mondiale

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CASERTA NEI SECOLI

Caserta: storia della città che si schierò con Annibale

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Le origini di Caserta non sono certo recenti come molti potrebbero pensare. Già nel V secolo a.C. vi sono testimonianze di un insediamento etrusco, conquistato poi dai Sanniti nel 211 a.C.
Nella guerra contro Annibale la città di Calatia (antico nome di quell’insediamento) si schierò con il condottiero cartaginese. Finita la guerra, Roma punì quelle città che si erano alleate con Cartagine, tra cui Calatia. Il risultato fu l’esproprio e la centuriazione, ovvero la suddivisione del territorio in grandi appezzamenti di terreno.
Con la caduta dell’Impero Romano iniziò per Calatia un lento declino fatto di invasioni barbariche e saccheggi fino alla distruzione totale nell’anno 863. Distruzione a firma di Pandone il Rapace, signore longobardo della vicina Capua. Dopo la sua vittoria fece costruire una torre di avvistamento nell’attuale palazzo della Prefettura. Ed è proprio vicino a questa torre che i casertani iniziarono la ricostruzione della città.

L’odierno Palazzo della Prefettura

Una città contesa: la storia travagliata di Caserta

Durante il Medioevo la città fu a lungo contesa dai vari principati come la vicina Capua, Napoli o Salerno. In questa fase non mancarono tuttavia le incursioni straniere, come quelle saracene, che spinsero la popolazione a rifugiarsi in collina. Il borgo di Casertavecchia (conosciuto come Casa Irta) conobbe in quella fase uno dei suoi periodi migliori, in quanto offriva protezione dal nemico.
Nel 1057 i Normanni conquistarono la città e il borgo, mantenendone il controllo per quasi due secoli. Sotto il dominio normanno l’intera zona fu protagonista di una crescita non indifferente, con la realizzazione di opere urbanistiche importanti.
Gli angioini presero il controllo della città nel 1266, e ricominciò l’infinito passaggio di testimone tra principi e signori. L’unione in matrimonio tra Caterina Della Ratta e Andrea Matteo Acquaviva diede vita alla Signoria degli Acquaviva, una delle famiglie più importanti del Regno di Napoli.

Il campanile di Caserta Vecchia

La nascita della Reggia di Caserta

Gli Acquaviva, indebitati e indeboliti per varie questioni interne, furono costretti a vendere diversi possedimenti, tra cui i territori di Caserta. I Borbone non si fecero sfuggire l’occasione e l’acquistarono subito dopo il loro ingresso nella scena meridionale. Il dominio borbonico a Caserta è caratterizzato dalla realizzazione di grandi opere e da una riedificazione dell’impianto urbanistico. Carlo di Borbone vide in quelle pianure il luogo ideale per la costruzione di una reggia capace di mostrare al mondo la potenza della famiglia. Il 20 gennaio 1752 iniziarono i lavori per quello che sarebbe diventato uno dei simboli del barocco italiano. Il tutto fu realizzato sotto la guida di Luigi Vanvitelli e del figlio Carlo, che ereditò i lavori alla morte del padre. L’opera venne inaugurata nel 1774, anche se bisognerà aspettare il 1850 per vederla ultimata. Sul finire del ‘700, invece, Ferdinando IV fece costruire il famoso setificio di San Leucio.

Da Garibaldi ai giorni nostri

Nel 1860 l’Italia è in pieno Risorgimento. Uno dei più grandi ostacoli per l’unificazione è rappresentato dal Regno delle Due Sicilie. A Caserta ebbe luogo forse il più sanguinoso scontro di tutta la spedizione garibaldina, ovvero la famosa Battaglia del Volturno. Tra il 29 settembre e il 2 ottobre si consumarono feroci battaglie tra i due schieramenti. Da un lato le truppe guidate da Garibaldi, dall’altro l’esercito borbonico di Francesco II, ultimo re di quel vasto regno. Garibaldi ebbe la meglio e a Caserta pose il suo quartier generale per seguire le ultime fasi della guerra.

I giardini fuori la Reggia

Dopo l’unificazione e un periodo di assestamento, Caserta divenne sede di diverse accademie militari e università. Il ceto borghese crebbe e la città si sviluppò attorno al suo monumento più rappresentativo. Questo fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando una lunga serie di bombardamenti consegnarono ai casertani solo morte e macerie. Sul finire della guerra, nel 1945, la città si fece conoscere in tutto il mondo: all’interno della Reggia, infatti, i tedeschi firmarono la resa, ponendo di fatto la parola fine agli scontri tra nazisti e alleati.
Infine, negli anni ’80, il boom edilizio consegnò ai casertani i quartieri residenziali (Parco Gabriella e i vari rioni) che alzarono notevolmente il tenore di vita della città.

Caserta: storia della città che si schierò con Annibale ultima modifica: 2017-04-08T10:00:54+02:00 da Gabriele Roberti

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[…] chiamate affettuosamente dal pubblico queste annunciatrici, fosse originaria della provincia di Caserta. In occasione del suo 90esimo compleanno vogliamo ripercorrere alcuni aneddoti della sua vita […]

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