Scuole chiuse e feste vietate: la nuova ordinanza regionale

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Scuole chiuse e feste vietate: la nuova ordinanza regionale

Scuole Chiuse

Entrerà in vigore proprio oggi la nuova ordinanza emanata da Vincenzo De Luca. Scuole chiuse, feste vietate, limiti di orario alla vendita di generi alimentari da asporto: quasi tutti i punti hanno generato polemiche. I campani sono divisi in due, una parte sostiene ampiamente l’ordinanza, l’altra la critica aspramente.

Scuole chiuse e altri punti dell’ordinanza

La polemica era accesa già da giorni, rispetto alle norme recenti relative a bar, ristoranti e fornitori di generi alimentari. Le attività erano infatti consentite fino alle 24:00 con servizio al tavolo, e fino alle 21:00 in assenza di servizio al tavolo. Per bar, gelaterie, pasticcerie e simili, era inoltre obbligatoria la chiusura dalle 23:00 alle 5:00 del giorno successivo.

Scuole Chiuse

La nuova ordinanza conferma tali misure, sottolineando il divieto di vendita con asporto a partire dalle ore 21:00. Sono esclusi dal divieto gli esercizi di ristorazione che ordinariamente svolgono attività di asporto con consegna all’utenza in auto, oltre a quelli che effettuano consegne a domicilio. L’ordinanza inoltre vieta le feste, anche conseguenti a cerimonie civili o religiose, con invitati estranei al nucleo familiare, anche se questi fossero meno di 30. È consentita l’attività dei soli circoli sportivi, nel rispetto delle norme di sicurezza, e non di quelli ludici e ricreativi. Sono inoltre vietate riunioni e forme di aggregazione che non siano in forma statica e con postazioni fisse, anche nel caso di cortei cerimoniali come quelli funebri. È poi prevista, dal 16 al 30 ottobre, come dicevamo in apertura, la chiusura delle scuole.

Sostenitori e polemici delle scuole chiuse

Quest’ultimo punto è stato allo stesso tempo quello più acclamato e più criticato. C’è chi ritiene che le scuole siano i principali focolai di Coronavirus in Campania. Qualcun altro, invece, ritiene che i contagi relativi al mondo scolastico siano irrisori rispetto al numero generale di contagi della Regione e rispetto alla popolazione della stessa.

Scuole Chiuse

Ma quello relativo alla scuola non è l’unico punto ad aver generato polemiche. È infatti in agitazione anche il comparto di ristoratori e affini. In molti, soprattutto quelli inseriti nel cosiddetto circolo della movida, hanno già subito forti perdite e ne prevedono ulteriori a causa dei limiti di orario imposti.

La crisi delle tenute

Un’intera categoria inoltre, quella dei gestori di ville e tenute dedicate alla celebrazione di cerimonie, ha espresso con forza le proprie rimostranze già nei giorni scorsi. Anche l’ultimo DPCM infatti limita fortemente queste attività. Il Decreto prevede un limite di 30 invitati per tutte le cerimonie, condizione rifiutata dalla maggioranza degli utenti. Sono quindi fioccati rinvii e addirittura annullamenti delle feste prenotate. il presidente provinciale di Confcommercio Caserta, Lucio Sindaco, si è unito ai proprietari delle tenute casertane nel criticare la misura adottata.

Scuole Chiuse

Il punto in questione è che 30 invitati non coprirebbero, per le strutture, neanche le spese sostenute per l’organizzazione. È stato inoltre fatto presente che, nel caso specifico, gli spazi sono vastissimi con maggiore possibilità di distanziamento, cosa che non è stata considerata nel porre il limite di persone. Tutto ciò comporterà enormi perdite, se non la chiusura, e la messa in cassa integrazione dei numerosi dipendenti. Senza contare che tali disagi vanno ad aggiungersi a quelli dei precedenti mesi di lockdown.

Il caso del mercato di Teverola

Questa mattina, a Teverola, i commercianti della fiera settimanale hanno trovato i cancelli sbarrati in seguito all’ordinanza comunale che ha sospeso il mercato dopo le ultime disposizioni del presidente della Regione Vincenzo De Luca. La protesta è stata messa in atto con un blocco della circolazione realizzata con dei furgoni lasciati in strada. I commercianti hanno così spiegato il gesto: «A noi non risulta un blocco delle fiere settimanali, tant’è  che nei comuni limitrofi di Parete, Marcianise e Casapesenna, il mercato si svolge regolarmente». Anche in questo caso si tratta di un provvedimento che ha causato forti disagi. La maggior parte dei commercianti in questione vende infatti generi alimentari, estremamente deperibili. Oltre ai mancati guadagni della giornata, quindi, essi saranno costretti anche a subire delle perdite.

Scuole chiuse e feste vietate: la nuova ordinanza regionale ultima modifica: 2020-10-16T10:48:30+02:00 da Mariarosaria Clemente

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