Valle dell'Inferno: alla scoperta di una delle perle del Matese - itCaserta

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Valle dell’Inferno: alla scoperta di una delle perle del Matese

Valle dell'inferno Dal Castello Del Matese

L’Alto Casertano è una vera e propria miniera inesauribile di bellezze naturali, un paradiso per tutti gli amanti del trekking e del verde incontaminato. Già in diverse occasioni vi abbiamo narrato di tali meraviglie, come la Cipresseta di Fontegreca o il Lago del Matese. Oggi vi portiamo invece in un luogo con un nome che potrebbe scoraggiare molti, ma che merita di essere inserito nella nostra lista di posti da vedere. Stiamo parlando della Valle dell’Inferno.

Gioiello di Madre Natura: la Valle dell’Inferno

Tranquilli, non fatevi ingannare dal nome. A dispetto di quanto si legge, la Valle dell’Inferno tutto è tranne che un luogo inospitale. La vita qui, infatti, regna incontrastata, regalando uno scenario unico. Si tratta di un profondo canyon a ridosso dei comuni di Piedimonte Matese e Castello del Matese, occupando un’area fino a Bocca della Selva. La fenditura si estende per oltre 6 km nel cuore del massiccio del Matese, caratterizzata da una serie di caverne, grotte e pareti a strapiombo. Il tutto coperto da una fitta vegetazione, degna dei migliori scenari di Indiana Jones.

Valle dell'inferno - Canyon

Foto della fan page Valle dell’Inferno

Il percorso comincia con la Valle del Torano che da Piedimonte Matese, seguendo il letto di un piccolo torrente, si arrampica per il versante della montagna. Si continua con la Valle Orsara, a nord dell’incantevole borgo di Castello del Matese, per poi giungere nel canyon principale. Qui inizia il sentiero, che si inoltra nei boschi della zona per poi sbucare a ridosso delle imponenti pareti rocciose. Uno scenario suggestivo, lontano anni luce dalle colate di cemento e dal caldo afoso della città. Tale gioiello è frutto di un processo di erosione durato migliaia di anni, con il torrente che ha letteralmente scavato la roccia matesina. Il risultato è una gola profonda decine di metri, scandita dalle pareti calcaree che sembrano quasi toccarsi in alcuni punti. Famosa è infatti la zona delle pintime jonte che in dialetto locale significa proprio pareti unite.

Tra flora e fauna

Variegata come pochi altri luoghi del casertano è la flora e la fauna. Migliaia di specie diverse convivono in piena armonia, rendendo il canyon un piccolo paradiso terreste. Non rari gli avvistamenti di volpi, marmotte o anche cinghiali. Ogni tanto anche qualche lupo sembra spingersi fin qui, allontanandosi dall’area dei laghi a nord. Tra le rocce infernali, inoltre, trova dimora una presenza eccezionale: l’aquila reale. Ricca anche la schiera di specie vegetali con lecci, carpini, alkekengi ed altre piante tipiche della Macchia Mediterranea.

Valle dell'inferno - Aquila Reale

Piccoli corsi d’acqua si tuffano letteralmente lungo le pareti rocciose, formando delle incantevoli cascate. In prossimità delle pozze d’acqua non è difficile imbattersi in bisce, salamandre ed altri animali tipici di queste zone. Il silenzio del canyon si alterna con il cinguettio degli uccelli e del vento che soffia lungo la gola, agitando foglie e arbusti.
La passeggiata non è particolarmente impegnativa, ma si raccomanda di affidarsi comunque a guide locali. Fondamentale è munirsi di scarpe comode, abbigliamento adeguato e macchina fotografica, per catturare ogni momento e dettaglio di questa perla casertana.

Valle dell’Inferno: alla scoperta di una delle perle del Matese ultima modifica: 2019-08-01T11:38:58+02:00 da Gabriele Roberti

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