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Villa Porfidia: una romantica passeggiata nel giardino pensile

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Caserta è piena di spazi verdi. Più ci guardiamo attorno e più ne siamo convinti. Tanti sono i palazzi e gli edifici che celano al loro interno giardini di straordinaria bellezza. Uno di essi è Villa Porfidia, il cui giardino stupisce per la ricca flora e per la rarità di alcuni fiori. Ma qual è la particolarità di questo giardino? E quali le curiosità che hanno guidato la sua composizione? Scopriamolo insieme.

Villa Porfidia dei duchi Guevara

A Recale, poco distante dalla Reggia di Caserta, è possibile ammirare Villa Porfidia, conosciuta come Palazzo della Torre o Castello dei duchi di Bovino. La sua torre fu costruita nel 1500 d.C. e al suo interno i gesuiti allestirono una taverna. Qui fu invitato a pranzare lo stesso Luigi Vanvitelli, per rifocillarsi durante i lavori per la Reggia. Nel ‘700 i duchi Guevara di Bovino si trasferirono da Napoli a Recale per seguire la famiglia reale, insediatasi nella Reggia. Essi stabilirono la propria dimora in questo palazzo e lo trasformarono in un casale fortificato.

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Foto tratta dal sito dell’AC Ricevimenti

La villa ha uno stile neoclassico (facciata principale), ma al contempo rustico (facciate rivolte sulla campagna adiacente). L’edificio è distribuito su due piani, cui si accede tramite uno scalone. Il piano nobile si compone di sale affrescate con soffitti in carta da parati e pavimenti dipinti simil marmo. Nella villa i duchi Guevara ospitarono banchetti, feste, battute di caccia, concerti e manifestazioni artistiche così da richiamare nobili, politici, intellettuali e artisti.

Un giardino italo-inglese

Nel 1781 Ferdinando IV di Borbone concesse alla duchessa Annamaria Guevara, dama di compagnia della regina Carolina, di utilizzare le acque dell’Acquedotto Carolino. L’acqua, convogliata nella villa di Recale, venne raccolta in una cisterna per alimentare i giochi d’acqua del giardino. Preceduto da una passerella chiusa tra due file di piante di limoni e rose, il giardino pensile si estende su circa 1,5 ettari.

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Foto tratta dal sito dell’AC Ricevimenti

Esso fu concepito come luogo di meditazione e progettato secondo il modello del giardino all’italiana. A distanza di molti anni, furono poi introdotti alberi ad alto fusto, lasciati crescere spontaneamente, seguendo l’informalità dello stile inglese. Dal giardino si diramano due sentieri. Il primo va dall’ingresso a una vasca piena di fiori di ninfea, il secondo conduce al viale degli ombrellini. Qui le siepi sono potate a forma di ombrello, per tenere a riparo le panchine in pietra collocate nel viale.

La camelia atroviolacea

Secondo l’opinione locale, quando l’ambasciatore inglese William Hamilton arrivò a Caserta, sua moglie fece piantare nel giardino della villa l’atroviolacea. Si tratta di un raro tipo di camelia che si caratterizza per i suoi fiori rosa-magenta rispetto al rosso delle camelie classiche. Tale pianta cresce ancora oggi nel giardino della villa e, con la maturazione, il fiore scurisce fino al viola.

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Foto tratta dal sito dell’Associazione Parchi e Giardini d’Italia

A tal proposito, si racconta che Lady Hamilton fosse quasi ossessionata dall’odore dell’atroviolacea. Infatti, chiese al marito di fare estrarre dai fiori ingenti quantità di profumo, così da non restarne mai priva. Questa è solo una piccola prova del fascino che piante e fiori sono in grado di suscitare sull’animo umano. Pensate cosa è in grado di fare un intero giardino! Quindi, non vi resta che visitare il giardino di Villa Porfidia, per vedere con i vostri occhi le meraviglie che Madre Natura ci ha donato. 

Villa Porfidia: una romantica passeggiata nel giardino pensile ultima modifica: 2017-06-12T14:40:53+02:00 da Annamaria Fusco

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