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STORIE CASERTANE

Villaggio Coppola, il principe abusivo del litorale domitio

Villaggio Coppola

Quando negli anni Sessanta i due imprenditori Vincenzo e Cristoforo Coppola progettarono il Villaggio Coppola (anche noto come Pinetamare) avevano in mente di realizzare una località turistica che potesse essere più bella e frequentata di Baia Domizia. Quello che, invece, è stato il risultato dell’ambizioso progetto è stato uno dei più grandi esempi di abusivismo edilizio su larga scala esistenti in Italia.

La nascita del Villaggio Coppola

Eravamo negli anni Sessanta, come detto, quando nella mente di Vincenzo e Cristoforo Coppola nacque l’idea di realizzare un villaggio residenziale di circa 5 chilometri di estensione più a sud di Baia Domizia. Fu quello il primo passo della vita del Villaggio Coppola. L’area, per la sua posizione tra la radura di pini e la spiaggia, si conosce anche come Pinetamare. I due imprenditori progettarono anche le otto grattacieli di dodici piani, realizzare secondo licenze rilasciate prima delle norme sui vincoli paesaggistici. Ben presto, però, si apre una disputa sull’effettiva proprietà di alcune aree. Così il sindaco di Castel Volturno annulla le licenze per la costruzione delle torri. Il Consiglio di Stato, però, da ragione alla Coppola Pinetamare e le otto torri vengono completate e affidate per 20 anni alle famiglie dei militari americani della NATO di stanza a Napoli.

Campo Da Golf Del Villaggio Coppola
Il campo da golf del Villaggio Coppola stona con il degrado circostante. Foto di Dmitry Kostyukov per il New York Times

Grazie a questa concessione, si procede anche con il completamento di varie infrastrutture come scuole, caserme di polizia e carabinieri, sportelli postali e bancarie, la farmacia e i luoghi di intrattenimento. Negli anni nasce anche un grandissimo campo da golf a 18 buche.
Dopo il tremendo terremoto del 1980, però, si decide di assegnare gli alloggi agli sfollati. Questo è il punto di non ritorno per la località balneare, che entra in una fase di degrado da cui non uscirà mai più. Tant’è che quegli stessi sfollati, negli anni, hanno preferito abbandonare la località, che è stata praticamente occupata da una folta comunità di immigrati (spesso clandestini) di origine africana. La commistione tra la criminalità campana e quella africana ha dato vita a quella Gomorra descritta mirabilmente da Roberto Saviano in libri, film e serie tv.

Controversie giudiziare e tentativi di riqualificazione

Per il Villaggio Coppola arrivano anche gli anni delle indagini del giudice Donato Ceglie. Egli, infatti, processò Cristoforo Coppola gli eredi del fratello Vincenzo. Il giudice arrivò a chiedere, pensate, ottocento miliardi di lire di risarcimento e il riconoscimento degli ambientalisti come parte civile nel processo. Una svolta si ha nel 1998, quando la Regione Campania, la provincia di Caserta e il Comune di Castel Volturno firmano un’intesa in tredici punti per un intervento di riqualificazione del territorio di Pinetamare. L’intesa viene sottoscritta anche dalla famiglia Coppola. Gli eredi dei costruttori, infatti, pagano quaranta milioni di euro per chiudere il contenzioso con lo Stato, mettendo finalmente per iscritto i confini dei propri lotti di proprietà.

Parco Saraceno Nel Villaggio Coppola
Il degrado del Parco Saraceno a Pinetamare. Foto di Dmitry Kostyukov per il New York Times

Nel 2003, inoltre, si pensa ad un altro Piano di Riqualificazione per il Risanamento ecoambientale e il rilancio socio economico per la località Pinetamare. Questo piano prevede, tra le altre cose, anche la creazione di porto turistico. Il rapido sviluppo dell’area preventivato, però, non avviene. In un degrado sempre maggiore, infatti, il villaggio diventa teatro di gravi fatti di cronaca nera come la Strage di San Gennaro. In questa occasione perdono la vita sette uomini di nazionalità ghanese.
Dal 2017 l’area è di nuovo in fase di rilancio per intercessione del Consorzio Rinascita. Sarà la volta buona?

Villaggio Coppola, il principe abusivo del litorale domitio ultima modifica: 2019-10-16T09:40:20+02:00 da Luigi Bove

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