La Cattedrale di San Clemente, nota anche come Duomo di Teano, rappresenta il centro della diocesi di Teano-Calvi, nell’Alto Casertano. Nel corso degli anni la cattedrale, con gli elementi architettonici e ornamentali che la compongono, ha subìto vari restauri e ricostruzioni.
Da San Paride ad fontem a sede vescovile
Fuori le mura cittadine sorgeva un tempo una vecchia basilica. Essa prendeva il nome di San Paride ad fontem e fungeva da cattedrale della città di Teano. Secondo quanto narra la tradizione cattolica, il Santo, durante un viaggio in Campania in veste di giovane presbitero greco, giunto a Teano, rimase affascinato dalla bellezza della cittadina e dei suoi edifici. In particolare catturò la sua attenzione un rito pagano di adorazione che gli abitanti si apprestavano a celebrare per le vie cittadine, venerando un dio serpente. Smosso negativamente dall’accaduto decise di sfidarne il culto, catturando il mostro con l’aiuto di un bastone e portandolo a morire lungo il fiume Savone.
La popolazione, offesa da tale gesto, decise di consegnare Paride in pasto ai leoni. A quel punto però anche le belve desistettero alla vista del Santo. Questo evento prodigioso portò la conversione al Cristianesimo dei presenti. Fu eretta così una chiesa nel luogo preciso dello scontro tra il Santo e il serpente. Al suo interno era presente anche una fonte d’acqua col fine salvifico di liberazione dai peccati.
Nel 1050, in sostituzione di questa vecchia basilica, il vescovo Guglielmo diede disposizione di costruire una nuova chiesa, l’attuale Cattedrale di Teano. I lavori si conclusero nel 1116 con l’allora vescovo Pandulfo.
Le meraviglie del Duomo di Teano
La struttura del Duomo si presenta in stile romanico. Il campanile, realizzato in un secondo momento tra il 1400 e il 1500, è l’unica sezione a non aver subìto modifiche nel corso degli anni.
L’interno è caratterizzato da tre navate scandite da due file di colonnati. A coprire il tutto un tetto a capriata, con imponenti travi in legno a vista.
Ciò che rende unica questa basilica è la presenza di un bellissimo ambone cosmatesco di origine bizantina. Lo stile è quello dei marmorari romani del XII e XIII secolo. Anche in questo caso si tratta di un restauro su un monumento sepolcrale risalente al 1300.
Nel 1500 anche l’abside subì delle modifiche, con la collocazione di un coro ligneo intagliato soggetto anch’esso a due restauri: uno nel 1600 e uno nel 1957, grazie al prezioso lavoro degli intagliatori di Sorrento. Ancora si ammira un bellissimo crocifisso in legno del XIV secolo, frutto di un restauro post bellico. Durante la Seconda guerra mondiale, infatti, il Duomo fu oggetto di pesanti bombardamenti che distrussero gran parte della struttura.
La Cattedrale accoglie anche un Cappellone dedicato a San Paride nella quale sono riposte le sue sacre spoglie.
Il Santo, patrono della città di Teano e della Diocesi Teano-Calvi, in quest’anno particolarmente difficile, è stato celebrato nelle due settimane a cavallo tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, affidandogli la protezione dell’intera comunità.