Torna anche quest’anno Capua il Luogo della Lingua Festival. Giunto alla diciassettesima edizione, il festival si terrà dal 21 al 29 maggio con un programma fitto di eventi, con la direzione artistica di Giuseppe Bellone.
Gli ospiti di Capua il Luogo della Lingua Festival
Quest’anno la kermesse è davvero ricca di ospiti ed appuntamenti. Il tutto si svolgerà in cinque location storiche, ed accoglierà oltre cinquanta tra artisti, scrittori, docenti universitari, giornalisti, rappresentanti del terzo settore ed autori. Gli ospiti di questa edizione sono Maria Grazia Cucinotta, gli scrittori Maurizio De Giovanni, Elisa Ruotolo, Lorenzo Marone, Carmen Gallo, Laura Marzi, Alessio Forgione, Titti Marrone, Antimo Cesaro e il poeta Franco Arminio. Interverranno, inoltre, la portavoce di Emergency Simonetta Gola e l’inviato Rai Giammarco Sicuro. Saranno presenti poi anche la Piccola Orchestra Feelix, il musicista Luca Rossi, e gli autori del laboratorio di scrittura autobiografica di Marilena Lucente. Parteciperanno numerosi anche gli studenti, grazie al concorso di video spot sulla città.
Il Premio Placito Capuano
Capua il Luogo della Lingua Festival celebra non solo la scrittura e la letteratura, ma anche la lingua. Tutto ebbe inizio dalla celebrazione del Placito Capuano, il primo documento scritto in volgare italiano, proprio a Capua, nel lontano 960 d.C. Fu così che, grazie all’Associazione Architempo, con la direzione artistica di Bellone, nel 2005 nacque il Festival e il Premio Placito Capuano.
Il premio viene attribuito ad una personalità del mondo culturale che, attraverso il suo lavoro, in vari modi e con vari linguaggi e declinazioni, fornisce un contributo importante alla diffusione della lettura in Italia. Assegnato in passato a personalità importanti come Dacia Maraini, Matteo Garrone e Maurizio De Giovanni, il premio andrà quest’anno al professor Domenico Proietti. Il professore è l’autore del libro Kelle Terre. Lingua, storia e toponomastica nei giudicati campani del X secolo. Il testo dimostra come la Capua longobarda avesse un ruolo centrale nelle dinamiche sociali. La tesi viene dimostrata attraverso la ricostruzione di quattro celebri documenti giuridici redatti tra il 960 e il 963.
Gli appuntamenti da non perdere
Scopo del Festival è anche quello di contribuire alla promozione turistica della città. È prevista quindi la drammatizzazione del Placito a cura della compagnia teatrale La Mansarda, oltre alle visite guidate, realizzate in collaborazione con Turìst e il Touring club, che consentiranno di ammirare il Museo provinciale Campano, la Cattedrale, l’Episcopio, le chiese longobarde, il Belvedere vanvitelliano, il Chiostro dell’Annunziata e tanti altri siti storici del territorio.
Cultura, letteratura, teatro, cinema, musica e gastronomia si fondono nei luoghi più suggestivi della città per dare vita ad un unico grande spettacolo dal vivo, espressione di una poliedricità che appartiene al linguaggio, anzi ai linguaggi, che non poteva non essere celebrata a Capua, uno dei luoghi simbolo del patrimonio che prima di ogni altro ci rappresenta e ci unisce, la lingua italiana. [Giuseppe Bellone]
