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Le tombe sannitiche della Reggia riaprono al pubblico

Tombe sannitiche - Facciata Reggia

Un museo nel museo: possiamo così definire l’iniziativa voluta da Tiziana Maffei, direttrice del complesso borbonico. Questo mese sarà infatti possibile, dopo oltre un decennio, visitare la cripta sotterranea della Reggia di Caserta e ammirare le tombe sannitiche. Un’occasione unica per scoprire un lato nascosto del monumento simbolo della nostra città. Ma quando e come saranno visitabili?

Una storia millenaria

Partiamo con ordine, spiegando brevemente la storia di questa necropoli sotto il maestoso palazzo vanvitelliano. Come vi abbiamo già raccontato in più occasioni, l’ex provincia di Terra di Lavoro cela una storia millenaria. Dal Matese fino al litorale Domitio si sono susseguiti nel corso dei secoli popoli e culture, lasciandoci numerose testimonianze del loro passaggio. Dai Sanniti ai Normanni, passando per i Romani: tutte le grandi civiltà che hanno dominato il Mezzogiorno potevano vantare importanti insediamenti lungo tutta la nostra provincia. E i vari toponimi utilizzati per identificare quest’area sin dall’antichità (Terra di Lavoro, Campania Felix) non fanno che mostrare la bontà di queste terre.

Tombe Sannitiche - la cripta
Foto Reggiadicaserta.beniculturali.it

Tra i tanti popoli impossibile non menzionare quello sannitico. Protagonisti di epiche battaglie contro Roma, i Sanniti hanno caratterizzato la storia casertana per diversi secoli. Nel 343 a.C. occuparono la città di Capua – all’epoca sotto il dominio etrusco – spingendosi fino a ridosso di Napoli. E tra le tante opere da essi realizzate, spicca la necropoli risalente al IV secolo a.C. sita proprio là dove oggi svetta la Reggia di Caserta.
La sua scoperta risale al 1990 quando, durante gli scavi per il secondo cortile, gli addetti ai lavori si imbatterono in alcune tombe non menzionate nei progetti vanvitelliani. In seguito furono rinvenute 7 tombe che, dopo attente ricerche, vennero attribuite ai Sanniti. Per tre di queste è stato possibile accertare che fossero maschili, grazie alla presenza di alcuni elementi come la cuspide di una lancia di ferro. Per le altre sono ancora in corso degli studi per identificarne il sesso.

Le tombe sannitiche aperte al pubblico

Vista la complessità della scoperta e le ricerche ancora in corso, l’apertura al pubblico della necropoli non sempre è stata possibile. Questo dicembre, tuttavia, in seguito della messa in sicurezza delle aree più a rischio, sarà possibile visitarla nelle giornate del 12, 15, 19, 22, 26 e 29. Non tutti i giorni quindi, e nemmeno a tutte le ore. Le visite sono infatti organizzate in vari gruppi che si susseguiranno dalle ore 17.00 alle ore 19.00, per ovvie questioni di sicurezza. Per questo motivo è obbligatoria la prenotazione (effettuabile su questo sito). Il tour sotterraneo rientra comunque nel biglietto per gli appartamenti reali, per cui potremo abbinarlo ad un’ulteriore visita in quella che fu la casa della dinastia borbonica. Si consiglia abbigliamento comodo con scarpe da trekking e, alla fine del tour, una bella pizza in una delle tante (e buonissime) pizzerie site a due passi dal palazzo.

Foto copertina di Carlo Pelagalli

Le tombe sannitiche della Reggia riaprono al pubblico ultima modifica: 2019-12-11T12:37:25+01:00 da Gabriele Roberti

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