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Piramidi in Campania: opera dell’uomo o fenomeno naturale?

Cos’hanno in comune le province di Caserta e Benevento con l’Antico Egitto? In teoria nulla. Deserti, faraoni, Anubi e piramidi non fanno certo parte della nostra storia. Tuttavia sull’ultimo punto qualcuno avrebbe da ridire. Anni fa sono stati infatti scoperti ben quattro rilievi collinari che ricordano i monumenti simbolo dell’Egitto. Delle vere e proprie piramidi, che hanno sollevato non pochi quesiti nella comunità scientifica.

La scoperta di Sam Osmanagich

Per capire bene tutta la storia occorre partire da lontano. Non certo dall’Egitto, ma dalla vicina Bosnia. Qui nel 2005 il dottor Sam Osmanagich iniziò a divulgare la notizia del ritrovamento di quattro piramidi. Secondo la sua tesi, quelle che sembravano delle semplici colline nella provincia di Visoko erano in realtà opere realizzate dall’uomo. La notizia fece il giro del mondo e numerosi ricercatori si recarono sul posto per effettuare diverse ricerche. Dopo l’inizio degli scavi però, la teoria di Osmanagich finì tra quelle considerate prive di fondamento storico e scientifico. Le colline non erano altro che il risultato di un fenomeno naturale molto singolare.

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Le piramidi campane

Ma perché abbiamo citato la vicenda bosniaca? Nel 2008 il ricercatore Leonardo Benedetto Romano notò che la struttura di una collina a Sant’Agata dei Goti (Benevento) era molto simile a quella delle presunte piramidi di Visoko. A dare forza alla tesi di Romano fu il ritrovamento di alcuni massi dalla forma rotonda nelle immediate vicinanze. Delle vere e proprie sfere di roccia bianca utilizzate, secondo il ricercatore, nella costruzione della piramide stessa.
Diversi media riportarono la notizia, ma proprio in quel periodo la comunità scientifica stava smontando la tesi di Sam Osmanagich. E quella di Romano fece più o meno la stessa fine: rilievi collinari frutto di un fenomeno geologico.
Ma poco tempo dopo un’altra scoperta, anzi doppia. Vennero infatti individuate due possibili piramidi a Caiazzo (Caserta) e Moiano (Benevento). Quella casertana presentava poi una caratteristica unica: sorgeva dal nulla, nel mezzo di una vasta pianura.

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La piramide di Caiazzo, situata vicino Piana di Monte Verna

Sempre vicino alla piramide di Caiazzo vennero rinvenuti i resti di un’antica cinta muraria attribuita alla civiltà degli Osci, popolo che abitò quelle terre intorno il I millennio a.C.
Ecco quindi tre piramidi, delle curiose sfere e una cinta muraria a ridosso di una delle costruzioni. Queste scoperte richiamarono l’attenzione di studiosi e ricercatori. Cosa sono queste piramidi? È stato davvero l’uomo? E come le ha costruite? Domande che non trovarono risposta, se non quella dei geologi che continuavano a sostenere la tesi della formazione naturale. Di colpo però, un’altra scoperta ancora più eclatante.

La quarta piramide

A Montesarchio (Benevento) venne individuata una quarta piramide. Stessa struttura delle altre tre, quasi come se tutto il complesso fosse un progetto ben preciso, lontano dalla semplice casualità geologica. La scoperta non fece che alimentare i numerosi dubbi che affliggevano i ricercatori. Osci, Etruschi, Sanniti, Greci, Romani: quale di questi popoli poteva aver mai realizzato tali piramidi? E perché? Quesiti sempre senza risposta. Successivamente si notò un particolare non indifferente: l’allineamento delle piramidi formava la Cintura di Orione. Forse una casualità, ma se si pensa che è lo stesso schema delle piramidi egiziane qualche dubbio inizia a venire. Così, oltre alle tante teorie dei ricercatori, presero vita quelle più assurde e complottiste. Civiltà misteriose e alieni le più gettonate, seguite poi dalla discarica tossica segreta voluta dal governo. Nulla comunque in grado di svelare il mistero che si celava dietro queste piramidi.

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Una delle sfere di roccia trovate da Romano

Uomo o natura?

Oltre alle scoperte elencate in precedenza, ad oggi non risultano altri rilevamenti. Negli anni Cinquanta la piramide-collina di Sant’Agata dei Goti venne utilizzata come cava per un breve periodo, ma fu chiusa di colpo e senza motivo poco dopo la sua apertura. Questo non ha fatto altro che alimentare le varie teorie che parlano di UFO, divinità e mostri nascosti. C’è inoltre una tesi che sostiene che l’intero complesso sia in verità una specie di porta per l’inferno. Molta fantasia insomma, ma ad oggi l’unica certezza sembra essere quella del fenomeno naturale. Secondo gli scienziati tutte le piramidi non sarebbero altro che delle alterazioni del terreno dovute al movimento delle placche tettoniche. Semplici colline in parole povere, con buona pace di chi sperava negli alieni.

Piramidi in Campania: opera dell’uomo o fenomeno naturale? ultima modifica: 2017-05-10T18:10:36+02:00 da Gabriele Roberti

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