Andando a Casertavecchia, non si può fare a meno di notare la maestosa torre che si erge accanto al borgo. Ma sapevate che essa è ciò che resta di un antichissimo castello medievale al quale sono legate curiosità e leggende?
Tra architettura e storia
Il castello medievale sorse sulla sommità dei monti Tifatini intorno all’861 d.C. e fu poi fortificato da Normanni e Svevi con l’aggiunta di 6 torri a pianta quadrata. La struttura aveva forma poligonale e intorno ad essa correva un fossato. Abitato sin dalla sua edificazione, nel 1349 resistette all’assalto di Luigi d’Angiò, pretendente al trono napoletano; ciò forse in virtù dei restauri cui era stato sottoposto. Con l’avvento dei Borbone a Napoli nel Settecento, il castello passò nelle mani di Carlo III.
Alcuni terremoti e il passare dei secoli ne hanno compromesso la struttura, della quale oggi restano pochi ruderi e un tratto di mura, oltre alla torre che si erge a emblema del borgo e che raffigura il castello attraversato da un prisma trasversale che simboleggia un raggio di sole.
In tempi recenti il castello medievale è divenuto patrimonio comunale e, a partire dal 1988, è stato avviato il consolidamento dei ruderi. Attualmente il sito è chiuso al pubblico, salvo un’apertura straordinaria avvenuta lo scorso I Maggio e gestita dal Servizio Volontariato Giovanile di Caserta, che ha allestito alcune aree per accogliere i turisti e rendere accessibile questo luogo pieno di fascino.
La Torre dei falchi o quel che resta del Castello medievale
Il Maschio o Torre dei falchi è tra le più grandi d’Europa, ha forma cilindrica ed è alta 30 metri, distribuiti su tre livelli, con ponti levatoi che ne garantivano l’accesso dall’esterno e i cui sostegni sono ancora visibili. La sala inferiore fungeva da deposito delle derrate alimentari, quella intermedia ospitava servitù e guardie, quella superiore il Signore.
All’interno c’è una scala a chiocciola che, ricavata nel muro, collega la sala intermedia e quella inferiore. I suoi 50 gradini conducono alla cima della torre, da cui si può ammirare uno splendido panorama sulla pianura circostante. La torre era inizialmente aperta ai visitatori, ma la scala di legno è stata tolta ed il turista oggi può solo ammirarla dal basso.
Non solo storia, ma anche leggenda
La Torre non presenta alcuna porta, quindi l’accesso ad essa è stato sempre difficile. Pertanto, era opinione diffusa che essa celasse un mistero: una chioccia dai pulcini d’oro che custodiva un tesoro preziosissimo. Finora, però, sembra che nessuno sia mai riuscito a trovarla!
Ma non è finita qui! Numerose sono le leggende legate a Casertavecchia. Un’antica storia narra di un tesoro nascosto in un campo adiacente al castello. Un giorno dei contadini stavano rassodando il terreno con una pietra di travertino trovata nel campo. Su di essa era riportata un’iscrizione. Il giorno dopo essi trovarono la pietra spaccata e tra le due metà vi era una fessura profonda. È probabile che fosse proprio quella pietra a contenere il tesoro? E il tesoro dov’era finito? Anche se i nostri interrogativi non avranno risposta, noi alle leggende ci crediamo! Perciò, se questo tesoro è ancora in giro, cosa aspettate ad andare a cercarlo?