Il Castello di Riardo, bel maniero della provincia di Caserta

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MONUMENTI

Il castello di Riardo, un veterano dal cuore giovane!

Riardo ed il suo castello

Antichi, con un fascino medievale, alti e possenti…sono i castelli! Con le loro mura fortificate e i loro bastioni, riescono ad affascinare e a catapultare in un tempo passato, quando i re sedevano sui troni e i menestrelli incantavano le platee. Per fortuna, Caserta pullula di bellezze architettoniche di questo genere, sono infatti molti i manieri che abbelliscono le verdi vallate e le città della provincia. Tre questi, ve n’è uno alquanto particolare: il castello di Riardo. Scopriamo perché!

Il castello di Riardo: le origini, tra storia e folklore

In cima al colle di Riardo, piccolo comune di Caserta, troviamo il suo possente e meraviglioso castello medievale. Il tempo ha provato molto la struttura, che appare oggi malconcia sia all’interno che all’esterno. Nonostante ciò, il castello si presenta ancora maestoso, imponente e fiero, sovrastando con la sua presenza tutta la vallata. Le sue origini sono longobarde, ma la sua costruzione non può risalire al 573, come una leggenda locale vorrebbe. Questa deve essere esclusa per diversi motivi, specialmente perché l’allora re Alboino, giunto con i Longobardi nel 568 dalla Pannonia (l’odierna Ungheria), fu ucciso il 28 giugno del 572 a Verona, senza che avesse oltrepassato l’Appenino. Fu ritrovata anche una pietra con su inciso il numero 1122, ma neanche questa può essere identificata con la data della sua nascita. Questo riferimento cronologico è da respingere, in quanto si tratta di una successiva restaurazione del castello, attuata nel periodo normanno.

l'imponente castello di Riardo

Veduta del meraviglioso castello medievale di Riardo

Risulta molto più plausibile che il castello abbia visto la luce nell’VIII secolo, quando i quattro figli e i numerosi nipoti di Landolfo innalzarono a difesa della Contea di Capua rocche e castelli, con lo scopo di presiedere i punti più strategici dell’odierna provincia di Caserta. Il castello di Riardo sorse pressappoco nello stesso periodo in cui fu costruito quello di Calvi, nell’879. Con il passare degli anni, i feudatari normanni ritennero necessario un ammodernamento e rafforzamento del castello, perciò attuarono delle modifiche durante il principato di Roberto II, sovrano di Capua dal 1120 al 1125. Di qui la data del 1122 o 1123, rilevata sulla pietra rinvenuta nel castello.

Caserta e il suo castello, tra acciacchi e riprese

Nella sua struttura originaria, il castello era composto da un piano seminterrato, dal piano terra e da ben due piani superiori. Il fiore all’occhiello del maniero, che rappresenta anche una delle sue particolarità, è l’enorme finestrone arcuato. Da qui è possibile vedere il mare, attraverso la piana del Savone, e godere di uno spettacolo davvero fantastico. Un’altra peculiarità è rappresentata dalla torre maestra, perché nella sua parte terminale furono costruiti dei muri cavi. Al loro interno è stata ricavata una scala che conduce alla sommità del mastio, che permette di godere di una vista mozzafiato. La zoccolatura a zampa d’elefante e la merlatura, costituiscono la prova materiale della dominazione angioina.

il castello di riardo dall'alto

Ripresa aerea del borgo

Oggi il castello, come accennato, verte in condizioni difficili, sebbene sia stato avviato il restauro della sala grande al piano terra dell’ala nord, e si intende continuare col recupero anche della sala immediatamente posta al di sopra del vano grande, già restaurato. Pur nella sua attuale sicurezza statica, l’ambiente non presenta criticità strutturali, poiché le fondamenta sono ancora solide. Bisogna comunque, data la presenza di parti corrose all’intradosso della lamiera recata, fare indagini circa il loro potenziale effetto negativo sulla portanza, ed eventualmente intervenire. Sebbene la cartella clinica del nostro castello sia critica, restiamo fiduciosi che il tutto si possa recuperare in tempi brevi, per farlo ritornare al suo antico splendore!

Il castello di Riardo, un veterano dal cuore giovane! ultima modifica: 2018-03-01T18:59:48+01:00 da Marcella Calascibetta

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