L’Aquila Reale, l’elegante e spietato rapace del Matese

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CURIOSITÀ NATURA

L’Aquila Reale, pennuta regina del Matese

Steinadler (aquila Chrysaetos)

La Regione del Matese splende di una bellezza unica, fatta di una natura selvaggia e indomita che strega chiunque si addenti in questo luogo. La fauna e la flora che vi dimorano regnano incontrastate, con uno sfondo verdeggiante esteso quanto variegato. Al di là della sua pace e tranquillità, il Matese ospita anche qualcos’altro, o meglio, qualcun altro. Sopra alle sue valli vi è uno sguardo che si muove guardingo, intento a vegliare su questo panorama: è quello dell’Aquila Reale, la suprema Signora del Regno animale!

L’Aquila Reale e il suo identikit

«Ci son due coccodrilli ed un orango tango, due piccoli serpenti e un’aquila reale…». Così recitava una canzoncina infantile di qualche tempo fa, ma non siamo d’accordo a dare all’Aquila Reale un posto così marginale. Eh si, perché questo mastodontico esemplare non ha nulla da invidiare agli altri colleghi alati, anzi! Con una lunghezza che va dai 66 ai 100 cm, e un’apertura alare che può misurare dai 180 ai 230 cm, l’Aquila Reale può essere a tutti gli effetti considerata la Regina del Regno animale. Il colore del suo piumaggio cambia a seconda dell’età: i piccoli aquilotti ce l’hanno tendente al bianco, mentre quelli più anziani di un pigmento rossiccio. Le sue enormi zampe sono quelle classiche degli uccelli rapaci, con grandi artigli in grado di ferire le sfortunate prede. Come se non bastasse, questa signora dei cieli non fa sconti proprio a nessuno.

Predator
L’Aquila Reale intenta a cacciare la sua preda

Anche il suo becco le permette di uccidere qualsiasi tipo di animale, a prescindere dalle dimensioni. L’habitat che fa per lei era in passato quello delle zone temperate europee, del nord dell’Asia, dell’America, del Nordafrica e del Giappone. Oggi invece questo magnifico volatile popola solo i rilievi montuosi, mentre un tempo la sua casa erano anche le pianure e le foreste. Noi abbiamo la fortuna di averla a pochi passi, infatti proprio la zona del Matese ospita alcuni esemplari. Precisamente se ne può trovare una nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano, una nel Parco regionale dei Picentini e una nel Parco nazionale del Matese. Di norma l’Aquila Reale nidifica in territori composti prevalentemente da pareti rocciose, dove poter collocare il nido. La loro vicinanza è fondamentale proprio in quei casi in cui, soprattutto nel periodo estivo, l’aquila debba trasportare prede pesanti.  

L’Aquila Reale del Matese

Come abbiamo visto, la regione del Matese è riccamente popolata di moltissime specie animali, tra cui l’Aquila Reale. Questa pennuta signora ha un appetito piuttosto considerevole, tanto che qui viene soddisfatto anche con una discreta varietà. Solitamente si ciba di mammiferi ed altri uccelli, a seconda delle zone. Talvolta anche i rettili finiscono nel suo affilato becco, ma non solo. All’elenco si aggiungono lepri, marmotte, citelli, istrici, conigli selvatici, scoiattoli, volpi, martore, faine, cani, gatti, cuccioli di lupo, e chi più ne ha, più ne metta. La presenza dell’Aquila Reale nel Matese è da considerarsi storica, dal momento che il rapace abita questo luogo da sempre. Tuttavia, le sue caratteristiche e abitudini di vita sono diventate oggetto di studio solo a partire dagli anni ’80. Nel periodo tardo invernale inizia il corteggiamento, e la femmina (più grossa rispetto al maschio) osserva incantata il volteggiare del futuro compagno.

Aquila Reale Ali
Esemplare di Aquila Reale

La poesia di questo incontro purtroppo termina qui poiché, una volta scelta la sua sposa, il maschio le piomba addosso con una certa passionalità! Ad ogni modo la danza che le due aquile intraprendono è affascinante da osservare, e contempla scambi di prede in volo e giri della morte. Passando oltre la dinamica del primo appuntamento, la coppia si ritrova e finalmente mette su famiglia. Le aquile che si scelgono resteranno per sempre insieme, lavorando per rendere sicuro il nido. Questa complicità si evince anche dal fatto che spesso i due cacciatori giocano con la stessa preda…romanticismo animale, si può ben dire! Una volta nidificato, il primo piccolo che nasce e che sopravvive è quello a cui vengono destinate le cure parentali maggiori. Riservatevi una bella passeggiata nella natura del Matese, e chissà che non riusciate anche voi ad avvistare una fantastico esemplare di Aquila Reale!

L’Aquila Reale, pennuta regina del Matese ultima modifica: 2019-10-17T09:04:02+02:00 da Marcella Calascibetta

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