La leggenda di San Bernardo ed il diavolo all’abbazia della Ferrara

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MITI E LEGGENDE

La leggenda dell’abbazia della Ferrara: San Bernardo ed il diavolo

Leggenda San Bernardo.

Tra le mura dell’abbazia della Ferrara hanno transitato molti illustri personaggi e santi di rilievo, lasciando un po’ di loro stessi e della loro storia. Una leggenda locale narra che anche San Bernardo di Chiaravalle abbia visitato l’abbazia. E lì abbia scacciato il diavolo che si nascondeva tra i frati portando scompiglio nel convento. Ricordiamo insieme questa curiosa leggenda dal titolo San Bernardo ed il diavolo.    

Chi era San Bernardo di Chiaravalle?

San Bernardo di Chiaravalle fu monaco cistercense e grande guida religiosa del suo tempo. Egli nacque in Francia nel 1090 presso una famiglia facoltosa e compì studi di grammatica e retorica. Nel 1111 decise di dedicarsi alla vita monastica e si trasferì a Chiaravalle dove fondò l’abbazia di Clairvaux. Fu promotore della seconda crociata incitando la popolazione ad arruolarsi per combattere gli infedeli. Fu proclamato santo nel 1174 nella meravigliosa cattedrale di Anagni. Ci ha lasciato una grande quantità di sermoni, lettere, trattati ed altri scritti, tanto da essere riconosciuto come un grande teologo.

Leggenda San Bernardo
La cattedrale di Anagni. Fonte: Web

San Bernardo si trovò spesso a girare l’intera Europa come guida spirituale per il bene della Chiesa. Una leggenda racconta che, mentre si dirigeva a Vigevano, fu ostacolato dal diavolo che staccò la ruota del suo carro. Ma il monaco riuscì a catturarlo e una volta giunto a destinazione lo fece bruciare al rogo. Poi il santo impastò la cenere del diavolo in un mattone conservato nella città. Ancora oggi, la popolazione di Vigevano ricorda l’accaduto narrato nella leggenda bruciando al rogo un pupazzo davanti alla cattedrale dedicata a San Bernardo.

La leggenda vairanese di San Bernardo

La leggenda di San Bernardo all’abbazia della Ferrara ha viaggiato nei secoli fino a noi. Si racconta che siano stati gli stessi monaci a diffonderla. Un giorno, nel tempo in cui l’abbazia aveva raggiunto il massimo del suo splendore, sopraggiunse da lontano un nuovo frate laico. Da quel momento la pace dei monaci venne meno. Il nuovo arrivato dimostrava di essere un gran sapiente, potremmo dire oggi un tuttologo. Egli però era molto indisciplinato e inventando sempre nuove scuse mancava puntualmente alle cerimonie e ai canti di lode. Inoltre seminava zizzania tra gli altri frati, infuocando discordie e aizzando invidie e pettegolezzi.

Leggenda San Bernardo

In quel tempo San Bernardo si recò all’abbazia come provveditore. Così venne a conoscenza dello scompiglio e dei dissidi interni che avevano attanagliato la pace del luogo. Egli subito ebbe un sospetto e fece radunare tutti nella sala capitolare. Iniziò ad ammonirli con grande carisma e notò lo strano atteggiamento che aveva un frate nascosto in fondo alla sala. Si trattava proprio dell’ultimo arrivato, che a differenza degli altri non si era scoperto il capo e digrignava al sentire il nome di Gesù. San Bernardo gli si avvicinò ordinandogli di scoprirsi ma egli non volle ed iniziò ad indietreggiare. Il Santo, allora, capì che si trattava del diavolo, e facendosi il segno della croce chiese l’aiuto del Signore per scacciare il male.

Dalla leggenda alla devozione

Il diavolo iniziò a darsela a gambe mentre San Bernardo gli lanciò contro un grano di corona che aveva tra le mani. E mentre egli fuggiva il chicco di grano lo inseguiva crescendo a dismisura. Una volta raggiunto il fiume Volturno a valle dell’abbazia, il chicco divenne grande come una macina di mulino. Il macigno travolse il diavolo e lo fece sprofondare nell’acqua. La leggenda di San Bernardo all’abbazia della Ferrara narra anche che il sentiero che percorse il diavolo fino al fiume sia ancora visibile. Infatti in quel tratto non vi sono più cresciuti né erba né rovi.

Leggenda San Bernardo

Difficile credere che San Bernardo sia stato in carne ed ossa all’abbazia della Ferrara. Infatti, la sua beatificazione è avvenuta qualche anno prima dell’edificazione della badia. Tuttavia, ci piace pensare che il Santo avesse scacciato il male da questo luogo attraverso gli insegnamenti e le preghiere lasciate. In ogni caso la devozione per questo Santo deve essere stata molto forte tra i frati del complesso religioso vairanese. E ciò è dimostrato anche dal dipinto della cappella di Malgerio Sorel, dove San Bernardo viene raffigurato ad uno dei lati della figura della Vergine.

Fonte della Leggenda: libro Vairano tra storia e leggenda di Zanfagna Gerardo

La leggenda dell’abbazia della Ferrara: San Bernardo ed il diavolo ultima modifica: 2019-11-22T10:39:24+01:00 da Luisa Masiello

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